30/10/2015

EX AMCM, IN CONSIGLIO COMUNALE IL DIBATTITO SUGLI ODG

Tra i temi degli interventi di Pd, M5s, FI e Per me Modena la necessità di una riprogettazione, le modalità di finanziamento, la manutenzione dell’area

Il Consiglio comunale di Modena ha approvato, nella seduta di giovedì 29 ottobre, l’ordine del giorno che chiede di procedere con il progetto di recupero dell’area ex Amcm, confermandolo da un punto di vista planivolumetrico ma rivedendolo in alcune sue aree da un punto di vista funzionale, sulla base dei vincoli in essere e di quanto emerso dalla parte propositiva della città che ha partecipato al dibattito sul progetto. A favore del documento hanno votato Pd, Sel, Per me Modena e Futuro a sinistra; contro M5s, FI e Ncd. L’Assemblea ha invece respinto (con il voto a favore di M5s, FI e Ncd, contrario di Pd, Sel e Futuro a sinistra, e l’astensione di Per me Modena) l’ordine del giorno sullo stesso tema presentato da Giuseppe Pellacani (FI)

Aprendo il dibattito per il Pd Diego Lenzini ha sottolineato l’importanza di avere “un masterplan che dia le indicazioni degli obiettivi di rigenerazione urbana e fornisca una base su cui lavorare. Perchè sappiamo bene che gli interventi si fanno quando c’è la possibilità, anche economica, e dobbiamo essere capaci di far evolvere i progetti sulla base delle necessità della città nel momento in cui si fa il lavoro”. Grazia Baracchi si è detta convinta che “la destinazione culturale avrà un buon riscontro sia per chi la frequenterà che per i cittadini. In attesa che i progetti siano realizzati chiedo di curare in modo particolare la manutenzione e la pulizia perché la zona, grazie a teatro, cinema e parcheggio, è già vissuta e quindi bisogna mantenere alta l’attenzione”. Paolo Trande ha affermato che “se il progetto che avevamo immaginato nel 2009, con il mix tra pubblico e privato, non è più praticabile, bisogna andare avanti, pensando a un progetto nuovo che sfrutti tutte le potenzialità dell’area e nella quale le parti pubbliche siano valorizzate e in sintonia con le esigenze della città”.

Osservando che l’area dell’ex Amcm “è in degrado da vent’anni e che la crisi edilizia rende difficile un intervento”, Adolfo Morandi (FI) ha affermato che “se il progetto esistente costa troppo, bisogna ripartire da zero con una nuova progettazione, come richiesto dall’ordine del giorno di Pellacani. Quello del Pd, propone invece di andare avanti con quanto è già stato pensato senza considerare che in quel progetto le strutture culturali si ripagano con la costruzione di palazzine. Una cosa che oggi non è più possibile”.

Anche Luca Fantoni (M5s) ha espresso dubbi sul finanziamento del progetto attraverso la vendita di alloggi: “Siamo sicuri che se venissero costruiti sarebbero venduti? A Modena abbiamo già migliaia di alloggi sfitti e invenduti, e la Manifattura ne è un esempio”. Su questo punto, quindi, “il progetto va rivisto”, ha affermato il consigliere che si è poi chiesto “come mai il Comune non abbia preso in considerazione altre vie di finanziamento, come per esempio i fondi europei. Una strada che invece dovrebbe essere esplorata”.

Secondo Marco Chincarini di Per me Modena Sull’ex Amcm “bisogna essere concreti: fare qualcosa e farlo presto per dare risposte ai cittadini. Il fatto che Ert sia diventato Teatro stabile ci permette di richiedere a Roma anche altri tipi di finanziamento. È un’occasione che dobbiamo utilizzare”.

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