24/10/2015

URBANISTICA/2 – GLI INTERVENTI IN AULA SU CINQUE DELIBERE

Sul tema della trasformazione del territorio sono intervenuti diversi consiglieri

L’approvazione delle cinque delibere di urbanistica in discussione nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 22 ottobre è stata preceduta dall’intervento di diversi consiglieri. I documenti riguardavano rispettivamente uno schema di convenzione per la trasformazione del “Residence di Baggiovara”, l’interpretazione analogica che applica la riduzione della dotazione minima di parcheggi di pertinenza a bar e ristoranti così come a negozi di vicinato, due permessi di costruire in deroga agli strumenti urbanistici a favore della società Nuova Ortofrutticola modenese srl e di Naturasì, e una variante con una serie accordi di trasformazione urbanistica tra Amministrazione e privati e la valorizzazione di alcune aree comunali.

Per il M5s, il capogruppo Luca Fantoni ha espresso la necessità di un maggior controllo rispetto agli interventi urbanistici, “perché anche nel caso degli accordi della variante urbanistica in discussione, molti sono già stati completati. Speriamo che questo sia l’ultimo blocco di accordi che viene portato prima del rinnovo del Psc – ha aggiunto – e che il nuovo Piano garantisca una maggiore flessibilità”. Secondo Mario Bussetti “va trovato qualche elemento per distinguere le situazioni: le condizioni attuali ci fanno trattare allo stesso modo questioni piccolissime, come la trasformazione in deroga del negozio di Naturasì, e delibere più impattanti come le varianti urbanistiche, che avrebbero invece bisogno di vincolo maggiori e di uno sguardo d’insieme da parte della politica”.

Per il Pd, il consigliere Fabio Poggi, ha definito importante “che il nuovo Psc governi i mutamenti della città in modo chiaro e trasparente, affinché non ci siano forzature e situazioni in cui qualcuno si approfitta di maglie troppo ampie di cambiamento”. Secondo il consigliere “il lavoro fatto insieme per la variante, molto differente rispetto al passato, rappresenta il modo giusto per intraprendere il percorso verso il Psc”. Il consigliere Carmelo De Lillo ha definito “segno di maturità politica e coraggio amministrativo” la delibera relativa alle dotazioni minime di parcheggi dei pubblici esercizi, “perché tende a razionalizzare in modo pratico la dotazione dei parcheggi a ridosso del centro sottraendo superfici all’asfalto e valorizzando le strutture esistenti”. Sullo stesso tema, Marco Forghieri ha parlato di “provvedimento che va nella giusta direzione, la stessa del Psc: valorizzare i quartieri esistenti”.  Rispetto alla variante, anche il consigliere ha evidenziato la presenza “di alcune rigidità nell’attuale Piano regolatore” e ha auspicato che si tratti dell’“ultima variante che raggruppa accordi diversi”. Anche Paolo Trande ha espresso la necessità di trovare un equilibrio affinché “si superi la modalità di presentazione di megavarianti ma al contempo non si finisca per dover passare in Consiglio per ogni singolo intervento”. Il capogruppo Pd ha anche sottolineato che “sui temi dell’urbanistica negli ultimi mesi il clima è cambiato, anche per merito dell’assessora Vandelli. Lavoreremo per definire le nuove regole del Psc – ha concluso – muovendoci nell’ambito del quadro normativo esistente”.

Marco Chincarini di Per me Modena ha annunciato l’astensione del gruppo e ha ringraziato “consiglieri e presidente della Commissione Seta Poggi per gli sforzi collettivi fatti rispetto alla variante urbanistica. Con questa delibera – ha aggiunto – si chiude un capitolo e se ne apre un altro che auspichiamo sia all’insegna della semplificazione”.

Per Adolfo Morandi di FI “l’atteggiamento dell’Amministrazione è cambiato rispetto al passato: questa variante riguarda richieste di privati a cui l’Amministrazione è andata incontro. Registro un atteggiamento nuovo e positivo – ha affermato – che va nella logica dello Sblocca Modena e che noi abbiamo sempre sostenuto, che è la semplificazione. FI voterà quindi a favore”.

Marco Cugusi ha annunciato l’astensione di Sel sulla variante urbanistica “per incoraggiare l’assessora ad andare avanti spedita nel percorso del Psc che sta partendo. L’auspicio – ha aggiunto – è di implementare l’attività necessaria per arrivare a una visione generale di città”.

Francesco Rocco di Futuro a sinistra ha annunciato invece il proprio voto a favore sulla variante: “Mi accodo a chi ha fatto i complimenti all’assessora per il metodo”, ha affermato sottolineando che “con questa delibera si chiude un capitolo nell’auspicio di fare veramente un Psc con i presupposti annunciati. Lì – ha concluso – ci misureremo”.

In chiusura, l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli ha precisato che “flessibilità non vuol dire assenza di regole, ma vuol dire poche e chiare regole. Contiamo di arrivare a completare il nuovo Psc in tre anni e non possiamo escludere, nel frattempo, di portare in Consiglio una o più varianti: la flessibilità e resilienza dell’urbanistica – ha precisato – è anche la capacità di dare risposte a esigenze che emergeranno. Non vogliamo bloccare il Consiglio con un numero eccessivo di delibere, anche piccole, ma allo stesso tempo è nostra intenzione portare in Aula tutti i progetti. Spero che, chiusa questa pagina si prosegua in un clima di dialogo e di disponibilità reciproca. Il confronto e la partecipazione – ha concluso – saranno il nostro metodo di lavoro per costruire insieme il nuovo Psc”.

Azioni sul documento