16/05/2015

MINORI, I SERVIZI SOCIALI DEL COMUNE “A SCUOLA CON PIPPI”

Mercoledì 20 maggio presentazione di esperienze di collaborazione tra scuola e servizi per migliorare le competenze genitoriali ed evitare l’allontanamento dei figli

Marina la scuola e quando ci va disegna sui muri, non rispetta le regole e l’educazione; addirittura fuma. Prende il nome dalla strampalata ragazzina dai capelli rossi protagonista di una fortunata serie televisiva il progetto “A scuola con Pippi”, dove il nome della piccola ribelle è anche l’acronimo di "Programma di Intervento Per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione. Questo, appunto, l’obiettivo, del progetto a sostegno della genitorialità vulnerabile a cui aderisce il Comune di Modena insieme ad altre istituzioni del territorio.

Mercoledì 20 maggio, alle 14.30 presso la scuola elementare Cittadella di via Del Carso 7, operatori dei servizi sociali, dell’Azienda sanitaria, delle scuole primarie e secondarie, presenteranno le esperienze di collaborazione condotte tra servizi e scuola nell’ambito del programma “A scuola con Pippi”. Il programma, nato dalla collaborazione tra il Ministero delle Politiche sociali e il Laboratorio in Educazione familiare dell’Università di Padova, prevede interventi costantemente monitorati, per arrivare a proporre linee di azioni innovative a sostegno dei genitori a rischio negligenza.

Il Comune di Modena, impegnato ad attivare tutti gli interventi necessari per sostenere la permanenza dei minori in famiglia, è tra le realtà nazionali selezionate per sperimentare questo approccio che, se darà i risultati auspicati in termini di miglioramento delle competenze genitoriali, potrà fornire indicazioni e esempi concreti di buone prassi anche agli operatori dei servizi sociali della città.

A Modena, dopo la fase preparatoria, il progetto sperimentale è divenuto operativo dallo scorso settembre e si concluderà a dicembre. È rivolto a una decina di famiglie con bambini dai 2 ai 16 anni e coinvolge assistenti sociali, personale socio-sanitario e scolastico, educatori e famiglie di appoggio: una vera task force che lavora in modo integrato e accanto alle famiglie allo scopo di migliorare le competenze dei genitori che potrebbero rischiare l’allontanamento dei figli minori per motivi legati a trascuratezza o negligenza.

Il programma della giornata prevede alle ore 14.30 i saluti dell’assessora al Welfare Giuliana Urbelli, della dirigente dell’Ufficio di Ambito territoriale di Modena Silvia Menabue, di Mariateresa Paladino del Servizio politiche familiari della Regione Emilia Romagna. Saranno quindi operatori dei Servizi sociali, della Neuropsichiatria Infantile dell’Ausl e delle scuole a introdurre le due tavole rotonde in programma, dedicate rispettivamente alle esperienze condotte nei servizi educativi e nella scuola primaria (ore 15.45) e nella scuola secondaria (17.30). Le conclusioni sono affidate all’assessora Urbelli e all’assessore a Cultura e Scuola Gianpietro Cavazza.

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