29/09/2015

WELFARE, CONTRIBUTI IN CAMBIO DI AZIONI DI PUBBLICA UTILITÀ

Assessora Urbelli: “Con il Patto sociale di cittadinanza diamo un aiuto a famiglie in difficoltà economica e lavorativa favorendo la partecipazione attiva dei cittadini”

Un Patto sociale di cittadinanza per beneficiare di contributi economici. È quanto propone il Comune di Modena per favorire la partecipazione attiva dei cittadini  attraverso azioni di pubblica utilità o finalizzate ad acquisire competenze e abilità eventualmente spendibili nel mercato del lavoro.

“Il progetto – spiega l’assessora a Welfare e Coesione sociale Giuliana Urbelli – si inserisce nell’ambito degli interventi attuati per contrastare il perdurare della crisi economica e sostenere famiglie in difficoltà, in particolare quei nuclei in cui uno dei membri ha perso il lavoro e fa più fatica a reinserirsi nel tessuto economico produttivo. Alla persona che aderisce viene chiesto un’azione di tipo restituivo nei confronti della comunità o di impegnarsi nel proprio percorso formativo. L’intenzione – aggiunge Urbelli - è quindi creare nuovi patti di corresponsabilità tra cittadini e comunità in grado di migliorare il livello di coesione sociale”.

Il Patto sociale di cittadinanza sarà concordato con l’assistente sociale sulla base di una progettazione personalizzata costruendo percorsi di inclusione che coinvolgono, oltre al beneficiario, una rete sociale più allargata. Dovrà contenere le azioni che il beneficiario si impegna a porre in essere nel periodo di erogazione del contributo: la partecipazione ad attività di orientamento al lavoro e la partecipazione a corsi di formazione e di riqualificazione professionale; inoltre può prevedere la partecipazione ad attività di volontariato svolte presso associazioni di volontariato, di promozione sociale o presso istituzioni pubbliche.

Il contributo è di 300 euro mensili per un tempo massimo di tre mesi, eventualmente prorogabile per ulteriori tre; viene erogato a favore di persone che si trovano temporaneamente in stato di disoccupazione ed è finalizzato prevalentemente al mantenimento dell'abitazione. Si stima che saranno circa un’ottantina i beneficiari.

Per candidarsi occorre partecipare al bando, illustrato oggi martedì 29 settembre in Giunta, promosso dall’assessorato al Welfare e finanziato dalla Fondazione Cassa di risparmio di Modena, che sarà pubblicato on line sul sito del Comune di Modena nei prossimi giorni. Le domande si possono presentare dall’1 al 30 ottobre presso i Poli sociali dei Quartieri.

I richiedenti devono avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni; un Isee non superiore a 10 mila euro; essere in stato di disoccupazione dopo il 1 gennaio 2013 e non essere stati licenziati per giusta causa; devono avere un contratto di locazione a titolo oneroso o di mutuo e non essere assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica.

La graduatoria verrà stilata sulla base di criteri riconducibili alle condizioni economiche definite dall’Isee del nucleo familiare e alle condizioni sociali che faranno riferimento alla composizione del nucleo familiare, all’età, alla presenza di figli a carico, alla condizione abitativa.

 

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