23/11/2017

“MUTINA SPLENDIDISSIMA” /5 – LE RICOSTRUZIONI VIRTUALI ONLINE

Le mura, il Foro, l’anfiteatro, le terme. Ma anche romanità in piazza Grande e a Palazzo Ducale

Per far conoscere a un pubblico ampio la realtà “sepolta” di Mutina, con la mostra al Foro Boario arriva anche la versione online, come sito web “responsive”, di un prodotto multimediale del Museo civico archeologico di Modena: il cd rom “Mutina, riscoperta di una città romana”, che era stato ideato da Andrea Cardarelli, allora direttore del Museo, e progettato da Ilaria Pulini. Riuniva tutte le informazioni sulla città romana, con testi parlati e scritti, immagini, animazioni, ricostruzioni virtuali e 200 schede di rinvenimento. Quel cd rom, concepito come strumento informativo a più livelli, oltre che come supporto didattico, viene ora riproposto, aggiornato, con le scoperte degli ultimi 15 anni. In versione online (www.mutinaromana.it), è accessibile da pc e dispositivi mobili, con nuova veste grafica. L’ha realizzato Altair4 per i Musei civici con finanziamento regionale. Mette in relazione la città attuale con quella romana, consente di navigare a volo d’uccello sull’antico impianto urbano e di esplorare le ricostruzioni 3D dei principali monumenti di Mutina, realizzate in base a criteri scientifici rigorosi in altissima definizione.

Il viaggiatore virtuale può così avvicinarsi alle mura, rinvenute con gli scavi effettuati tra 2006 e 2007 in piazza Roma che hanno messo in luce un tratto di circa 100 metri della struttura in mattoni di età repubblicana, alta fino a 4,50 metri con uno spessore di 3,50. Visitabili anche diversi monumenti della prima età imperiale, dall’anfiteatro, dove sono stati rinvenuti resti della struttura a gradoni della cavea di un edificio di circa 130 x 90 metri, al Capitolium, in posizione dominante nel lato settentrionale del Foro, affacciato sulla via Emilia. A sud del complesso del Foro, in corrispondenza del Palazzo della Provincia, ci si può ‘immergere’ nelle terme, individuate grazie a uno scavo condotto alla metà dell’Ottocento e infine avere accesso alla ricca domus rinvenuta negli anni ’60 del ‘900 alla profondità di 4 metri.

In mostra anche due ricostruzioni virtuali, anch’esse curate da Altair, dedicate alle antichità esposte intorno al Duomo nel Rinascimento e, in collaborazione con Rotary club Modena, alla perduta Galleria delle antichità di Francesco II a Palazzo ducale. (www.mutinasplendidissima.it).

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