27/06/2018

NAPOLEONE A MODENA/2 – ENTRÒ ALLA SERA DA PORTA BOLOGNA

Breve scheda storica a cura dell’associazione “Les Grognards de l’Armèe d’Italie”

La visita a Modena di Napoleone Bonaparte, che si rievoca in piazza Roma e a Palazzo Ducale nel prossimo weekend di sabato 30 giugno e domenica 1 luglio, si svolse il 25 e 26 giugno 1805. In quello stesso anno Napoleone Bonaparte e Giuseppina Beauharnais furono incoronati imperatore e imperatrice della Francia, poi a Milano Napoleone venne incoronato re d'Italia.

Decise quindi di fare un viaggio sui territori italiani del nuovo regno e il 21 giugno partì da Mantova, giungendo alle 10 a Carpi dove, durante l’accoglienza della guardia nazionale e delle autorità, fu effettuato il cambio dei cavalli della carrozza.

Da lì Napoleone andò a Bologna e vi rimase per quattro giorni, prima di ripartire il 25 giugno per Modena, dove arrivò in serata, alle 19.15. Il corteo, passando sotto un arco di trionfo allestito per l’occasione che era stato rovinato da un violento temporale, entrò in città transitando per Porta Bologna preceduto dalla guardia imperiale francese e dalla guardia modenese (dalla Cronaca dell'abate Rovatti, conservata nell’Archivio storico del Comune di Modena, si possono desumere le uniformi del reparto locale, la bandiera fatta per l'occasione e il disegno dell'arco di trionfo). Napoleone, acclamato e accolto con suono di campane e salve di cannone, ricevette quindi le autorità nel gran salone del Palazzo Nazionale, così era stato ribattezzato il Palazzo Ducale, dove era stato allestito un trono.

Il Vescovo, intervenuto con tutto il Capitolo, l’aveva salutato (come si legge in uno scritto sul tema di Tommaso Sandonnini del 1921) successore ed emulo di Carlo Magno, invocando dall’imperatore la stessa protezione per la Chiesa.

L'udienza era riservata alle sole autorità, ma dato il gran numero di persone che affollavano l'anticamera (scrive sempre il Sandonnini), Napoleone vi si recò e chiedeva cortesemente a tutti se avessero qualche rimostranza da presentare.

Nella città illuminata campeggiavano gli stemmi del nuovo Regno e a teatro si svolse una rappresentazione, a cui Napoleone rinunciò per la stanchezza e il pesante programma del giorno dopo.

Il 26 giugno, infatti, alle 4.30 del mattino passò in rassegna le truppe schierate nei prati fuori porta S. Agostino, per poi assistere alle evoluzioni e alla rivista generale.

Dopo la sfilata, alle 10, si ritirò Palazzo per occuparsi di amministrazione.

Nel primo pomeriggio visitò la Scuola Militare, costituita nel 1797 da Leonardo Salimbeni per formare ufficiali di artiglieria e genio della Repubblica Cisalpina.

Alle 15.30 il corteo e la carrozza imperiale attraversarono nuovamente la città con i Bonaparte diretti a Reggio Emilia, lasciando Modena dove Napoleone non sarebbe più tornato.

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