29/06/2018

URBANISTICA/2 – STUDIO SUI RIONI PER INDIRIZZARE LE SCELTE

Nelle assemblee pubbliche avviso e ricognizione per ciascun aggregato di rioni, con dati dimensionali, demografici, analisi degli spazi pubblici e del sistema di connessioni

Una ricognizione di tutte le aree con potenzialità edificatorie previste dagli attuali strumenti urbanistici che rappresenterà uno strumento fondamentale per le prossime scelte urbanistiche di Modena. Un vero e proprio atlante dei tessuti urbani, suddiviso per i 38 rioni allineati alle sezioni di censimento, in cui vengono abbinati dati dimensionali e sociodemografici a una analisi degli spazi pubblici e dell’utilizzo che ne viene fatto, dell’accessibilità e del sistema di connessioni.

È l’approfondimento effettuato dal settore Urbanistica del Comune di Modena che, insieme all’avviso pubblico di manifestazioni di interesse per selezionare gli interventi previsti nell’attuale strumento urbanistico, sarà illustrato nel corso di sette assemblee pubbliche che la Giunta comunale svolgerà nelle giornate di lunedì 9 e giovedì 12 luglio. In ciascuna assemblea verrà illustrato il quadro di riferimento per lo specifico aggregato di rioni: saranno infatti superati i confini dei Quartieri sulla linea di denominatori comuni, dalla rigenerazione urbana alla riqualificazione, dal verde alle reti di connessioni. In questa fase, i momenti partecipativi rivolti ai cittadini si concentreranno in particolare sul territorio urbanizzato, sulla città costruita, mentre a settembre saranno organizzati ulteriori incontri sulle frazioni e sul territorio rurale, affrontando il tema della connessione di quest’ultimo con la città.

La legge regionale prevede il contenimento del consumo di suolo entro il 3 per cento del territorio urbanizzato (a Modena circa 120 ettari da qui al 2050 a fronte dei 2800 ettari occupati dal 1961 al 2015) e dà la possibilità ai Comuni, nella fase transitoria verso l’adeguamento degli strumenti urbanistici, di dare attuazione con tempi e procedure più celeri agli strumenti di pianificazione vigenti attraverso una selezione delle trasformazioni previste. L’avviso pubblico cui il Consiglio ha dato il via libera giovedì 28 giugno ha proprio l’obiettivo di raccogliere le proposte dei privati proprietari di aree con potenzialità edificatorie intenzionati ad attuarle.

La ricognizione, avviata raccogliendo tutti i piani programmati, gli accordi o convenzioni e riportando i contenuti dell’intervento e la loro coerenza con i principi e gli obiettivi definiti dalla nuova legge regionale, comprende un’analisi per ciascuna delle 178 aree oggetto di procedura negoziata (di cui fanno parte anche le aree F e G stralciate dall’elenco di aree in cui è consentita la trasformazione in residenziale) nella quale sono inseriti contenuti urbanistici e temi di tutele e vincoli ambientali, paesaggistici, tecnologico-infrastrutturali e storici. L’approfondimento rappresenta uno strumento necessario alla valutazione e selezione delle proposte, che saranno coordinate definendo un quadro coerente di obiettivi per la città in una delibera di indirizzi sulla quale il Consiglio comunale sarà chiamato ad esprimersi entro fine anno. Tale studio dei tessuti urbani sarà anche strumento utile per delineare gli indirizzi del futuro Piano urbanistico generale e nella definizione del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums).

Una volta approvata la delibera di indirizzi, i privati interessati all’attuazione dei comparti che rientrano tra i criteri della stessa potranno presentare accordi operativi che saranno oggetto di valutazione entro gennaio 2021 (tre anni) e dovranno stipulare le convenzioni entro gennaio 2023 (ulteriori due anni). L’attuazione dei comparti dovrà avvenire entro i cinque anni successivi. Le proposte preliminari verranno istruite in sede tecnica e sottoposte al Consiglio comunale accompagnate da una relazione che ne illustrerà i contenuti.

 

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