02/10/2020

PARCO FERRARI, CONTROLLI QUOTIDIANI ALLE “CASETTE”

L’amministrazione approfondirà proposte di utilizzo da parte di associazioni, ma se non servono saranno rimosse. Il sindaco ha risposto all’interrogazione di Connola (Pd)

Prima di arrivare a rimuovere e smaltire le casette nei confronti delle quali avevano espresso interesse alcune associazioni di volontariato, l’amministrazione comunale approfondirà eventuali proposte. In ogni caso le verifiche della Polizia locale al Parco Ferrari e nell’area del parcheggio di via Emilia ovest adiacente alla recinzione del parco, dove si trovano tre casette non utilizzate, “sono quotidiane e sono effettuate sia di iniziativa propria sia in seguito a segnalazioni provenienti dai cittadini”.

Lo ha detto il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli rispondendo in Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 1 ottobre, all’interrogazione di Lucia Connola (Pd) sulla situazione delle casette prefabbricate collocate sul lato esterno del parcheggio di via Emilia ovest a ridosso della recinzione del parco Ferrari. Dopo aver rilevato che le casette sono “inutilizzate e gravemente danneggiate” e che sono “meta di sbandati che le utilizzano come ricoveri di fortuna”, causando “disagio e preoccupazione tra i residenti”, la consigliera ha chiesto se “i servizi preposti siano stati allertati sull’emergenza” e se e come il Comune intenda valorizzare le casette, “riqualificandole, trasferendole o alienandole”.

In particolare, ha proseguito il sindaco, con l’obiettivo di prevenire e reprimere bivacchi e occupazioni illecite, la Polizia locale ha previsto verifiche specifiche notturne nella zona delle casette prefabbricate. Gli interventi della Polizia locale avvengono anche con l’ausilio di Hera nel caso si presenti la necessità di ripulire l’area. A titolo di esempio, il sindaco ha ricordato tre interventi effettuati tra luglio e agosto, uno per un controllo mirato della zona e due (il 31 luglio e il 24 agosto) con, appunto, l’ausilio di Hera per ripulire l’area.

A proposito di un eventuale riutilizzo delle casette – le due che risultano inutilizzate da tempo e una terza che fino a febbraio 2020 è stata usata come punto di appoggio per il progetto sperimentale di car sharing elettrico Share and go – il sindaco ha riferito che tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 l’amministrazione aveva ricevuto alcune richieste informali da parte di associazioni e cittadini. L’arrivo della pandemia non ha consentito di approfondire le manifestazioni di interesse: “Ma è un percorso che ora si potrebbe riaprire con la valutazione di eventuali proposte che abbiano valenza pubblica. Diversamente – ha concluso Muzzarelli – avvieremo le procedure per la rimozione e corretto smaltimento delle casette”.

Nella replica la consigliera Connola, dopo aver ringraziato le Forze dell’ordine per il lavoro che svolgono, si è augurata che “nonostante il periodo molto complicato anche per le associazioni, le casette possano essere presto utilizzate per nuove attività diventando, così, un presidio di sicurezza per la zona”.

 

Azioni sul documento