13/11/2020

SAFER TRAFFIC MOBILE / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Gli interventi in aula dopo la trasformazione in interpellanza dell’interrogazione del consigliere Alberto Bosi (Lega Modena)

Sono diversi i consiglieri comunali intervenuti in Consiglio, nella seduta di giovedì 12 novembre, nel dibattito sull’introduzione del Safer Traffic Mobile, la strumentazione della Polizia locale di Modena per attività di controllo e repressione dei comportamenti scorretti alla guida, scaturito dall’interrogazione, trasformata in interpellanza, di Alberto Bosi (Lega Modena).

Aprendo il dibattito, Piergiulio Giacobazzi (Forza Italia) ha invitato il Comune a investire “sulla prevenzione delle condotte illecite sulle strade e non sulla repressione: l’Amministrazione scommette sul livello di indisciplina dei cittadini – ha detto – anche attraverso l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche. Lo dimostra la previsione a bilancio delle cifre previste dalle sanzioni per violazioni al Codice della strada: 18 milioni di euro, il doppio di alcuni anni fa”.

Per il Pd, Antonio Carpentieri ha ricordato che l’obiettivo del Comune, anche attraverso l’utilizzo di dispositivi tecnologici, è quello di limitare il numero di incidenti per tutelare la salute dei cittadini. “Dobbiamo cercare di evitare comportamenti gravi sulle strade, che ricadono non solo sui trasgressori ma anche su persone che non c’entrano nulla e che si ritrovano coinvolte in incidenti stradali – ha spiegato –. Questo conta, non le entrate a bilancio”. Ilaria Franchini ha messo l’accento sul rispetto delle regole e della legalità in un momento in cui Modena sta provando a investire su una nuova mobilità, più sostenibile, anche in conseguenza dell’emergenza Coronavirus: “È necessario – ha dichiarato la consigliera – che ci sia sicurezza sulle strade per sostenere i cittadini nella scelta di adottare mezzi di trasporto diversi dall’automobile”.

Per Lega Modena, Giovanni Bertoldi ha chiesto di conoscere le implicazioni a livello di privacy relative all’uso del Safer Traffic Mobile, in particolar modo per quanto riguarda la conservazione delle immagini registrate. Inoltre, ha suggerito una strategia per ridurre il numero di incidenti: “Il Comune potrebbe offrire ai cittadini un sostegno economico per cambiare auto. I veicoli moderni sono dotati di sistemi di sicurezza che possono prevenire molti incidenti grazie alla tecnologia”. Stefano Prampolini ha invece sollecitato a intervenire con lavori di manutenzione sulle strade e sulle piste ciclabili della città “che sono ammalorate in moltissimi punti e piene di buche che mettono pericolosamente a rischio la circolazione dei cittadini”. Ha poi rilevato “l’elevata presenza di addetti ai controlli, appositamente incaricati di fare sanzioni”.

Paola Aime (Verdi) ha stigmatizzato la scarsa conoscenza delle normative del Codice della strada da parte degli automobilisti, auspicando che le sanzioni per le condotte scorrette permettano di finanziare campagne di informazione: “Trovo positivo che grazie ai fondi delle multe – ha spiegato – il Comune realizzi azioni che vanno a vantaggio della cittadinanza. È un atteggiamento virtuoso”.

Elisa Rossini (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia) ha parlato di discriminazione verso gli automobilisti: “Dopo il periodo del lockdown – ha osservato – il Comune avrebbe dovuto incoraggiare i cittadini a prendere l’auto in sicurezza, anziché muoversi col trasporto pubblico locale, a causa del rischio di elevato di contrarre il Coronavirus su bus e treni. Non era proprio il caso di incrementare le sanzioni in quel periodo”. La consigliera ha suggerito all’Amministrazione di mostrare la stessa attenzione “anche quando si parla dei problemi legati allo spaccio e alla criminalità”.

Nella replica, il consigliere interrogante Bosi ha ribadito la sua contrarietà rispetto alla scelta dell’Ente di noleggiare il Safer Traffic Mobile “che consideriamo un mezzo punitivo, finalizzato a ‘fare cassa’, usato soprattutto per ripianare la situazione economica a bilancio dopo i mancati introiti delle sanzioni nel periodo del lockdown”. Bosi ha domandato che al termine dei sei mesi di prova “si proceda alla restituzione dello strumento”.

Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha concluso il dibattito sottolineando che il rispetto degli articoli del Codice della strada “è fondamentale, come ci ricordano anche le indicazioni europee e nazionali sui temi della sicurezza stradale. Il nostro impegno quotidiano è finalizzato alla riduzione degli incidenti e a prevenire le infrazioni da parte dei conducenti e le sanzioni ai trasgressori”, non certo a ‘fare cassa’. Per il sindaco la maggioranza dei cittadini “rispetta le regole, ma proprio per questo è giusto che i pochi indisciplinati paghino le multe: è una regola base di una società democratica”. Soprattutto quando il tema riguarda la salute delle persone, come avviene anche – ha ricordato Muzzarelli – col rispetto delle norme di prevenzione del Covid.

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