27/03/2020

BILANCIO / 3 - TARIFFE DEI SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE INVARIATE

Ok del Consiglio comunale alla delibera sulle prestazioni di welfare e culturali rivolte ai cittadini: le quote coprono il 40% delle spese dell’ente

Sono confermate anche nel 2020 le tariffe dei servizi a domanda individuale resi dal Comune di Modena: un elenco di prestazioni che comprende tra gli altri gli asili nido e le mense, ma anche i centri diurni e il trasporto scolastico. Lo ha deciso il Consiglio comunale approvando nella seduta di ieri, giovedì 26 marzo, la delibera accessoria al Bilancio di previsione 2020-2022. Il documento finanziario determina l’offerta ai cittadini nei settori del welfare, della scuola e della cultura.

La delibera della giunta, proposta dall’assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza, ha ricevuto il voto favorevole di Pd, Sinistra per Modena, Modena Civica e Verdi; contrati Lega Modena, Movimento 5 stelle, Forza Italia e Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia. Nel provvedimento sono compresi gli asili nido comunali, il servizio di prolungamento d’orario per asili nido e scuole materne, le mense e il trasporto scolastico, il servizio di pre-scuola elementari, le case albergo comunali, i centri diurni domiciliari, i centri residenziali per persone disabili adulte, i musei, la sala prove e i bagni pubblici.

Come ha spiegato Cavazza, le tariffe per queste prestazioni hanno un valore economico superiore rispetto al contributo richiesto ai cittadini. Per i servizi indicati, l’impegno economico totale per l’ente è di 22 milioni e 116 mila euro. Le tariffe previste per i cittadini ammontano complessivamente a 9 milioni e 34 mila euro, con una percentuale di copertura dei costi per il Comune pari al 40,9 percento. La cifra delle entrate destinate all’ente comunale aumenta al 54,3 percento se alle tariffe si aggiungono le contribuzioni e le entrate a specifica destinazione.

Il disavanzo dei servizi a domanda individuale, ovvero le spese totali sottratte le entrate totali, è di 10 milioni e 100 mila euro che costituiscono l’impegno che il Comune copre con la fiscalità generale.

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