Compie 25 anni Avviso Pubblico, l’associazione che riunisce 440 soci, tra Comuni, Unioni dei Comuni, Province e Regioni, con l’obiettivo di creare un collegamento tra gli amministratori pubblici che promuovono concretamente la cultura della legalità nella politica, nell’amministrazione pubblica e sui territori che governano.
Il Comune di Modena vi aderisce dal 2011, è capofila provinciale dal 2014 e, dal 2019 fa parte della presidenza nazionale con l’assessore alle Politiche per il lavoro e la Legalità Andrea Bosi eletto tra i vicepresidenti.
Per celebrare il compleanno, che cade sabato 22 maggio, l’associazione ha organizzato due incontri on line: il primo, alle 10, si intitola “Avviso Pubblico: 25 anni di impegno. Le testimonianze dei territori” e mette in primo piano l’impegno che tanti amministratori di enti locali mettono in atto ogni giorno per prevenire e contrastare mafie e corruzione e promuovere la cultura della trasparenza, della partecipazione e della cittadinanza responsabile. Il secondo incontro, previsto alle 11.15 e dedicato a “Quale antimafia nell’Italia e nell’Europa del 21° secolo?”, sarà un dialogo tra il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho e il giornalista Giovanni Tizian.
Entrambi gli incontri saranno trasmessi in diretta sulle pagine Facebook e sul canale Youtube dell’associazione.
La festa proseguirà per tutto il giorno sui canali social di Avviso Pubblico (Facebook, Instagram e Youtube) che rilanceranno i video di auguri dei rappresentanti di associazioni, sindacati e dei soci, tra i quali anche quelli dell’assessore Bosi, in rappresentanza del Comune di Modena, che sottolinea come “Avviso Pubblico rappresenti una lunga e bella storia di impegno delle amministrazioni locali per diffondere la cultura della legalità: un lavoro di squadra, che si arricchisce e diventa più efficace grazie al confronto tra i soci e alla condivisione di conoscenza e buone prassi. Come Comune di Modena siamo impegnati da anni promuovendo la cittadinanza responsabile e proponendo azioni concrete per il contrasto ai fenomeni mafiosi, come la regolamentazione del gioco d’azzardo, i bandi per iniziative sul territorio e gli itinerari didattici per la legalità svolte anche insieme a Libera e al Centro documentazione e studi sulla legalità di Unimore”.
Azioni sul documento