25/11/2022

DAL CONSIGLIO SOLIDARIETÀ ALLE DONNE IRANIANE E AFGHANE

Approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato da Camilla Scarpa (Sinistra per Modena) in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Solidarietà alle donne iraniane e afghane e a tutte le donne vittime di violenza e oppressione è stata espressa dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di giovedì 24 novembre, dedicata alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, con l’approvazione all’unanimità dell’ordine del giorno sottoscritto da Pd, Sinistra per Modena, Europa Verde-Verdi, Modena civica, Movimento 5 stelle, e presentato da Camilla Scarpa (Sinistra per Modena).

L’ordine del giorno mette in evidenza la recrudescenza degli atti contro i diritti e le libertà fondamentali delle donne da parte dei regimi oscurantisti di Afghanistan e Iran, dove le proteste coraggiose delle donne hanno dato il via a manifestazioni che proseguono nonostante le repressioni, per esprimere condanna per la negazione dei diritti umani in Afghanistan e per le azioni violente perpetrate dalla polizia iraniana verso tutte le donne, gli uomini, le ragazze e i ragazzi che contestano l’obbligo dell’hijab. Il documento, inoltre, esprime vicinanza e sostegno a tutte le attiviste per i diritti umani incarcerate e torturate per le loro battaglie. E invita, infine, a sostenere la petizione StandUpwithafghanwomen del Cisda (Coordinamento italiano sostegno donne afghane) che chiede alla comunità europea e internazionale di non riconoscere il governo dei talebani, di affermare il diritto all’autodeterminazione del popolo afghano, di riconoscere le forze politiche progressiste afghane e di monitorare costantemente il rispetto dei diritti umani.

Aprendo il dibattito, Barbara Moretti (Lega Modena) ha osservato che “la cultura del femminismo radicale rischia di creare divisioni anche tra le donne”, invitando a superare “gli steccati politici e ideologici per lavorare insieme all’obiettivo di sconfiggere la violenza”.  

Per il Pd, Ilaria Franchini ha ricordato come la ribellione delle donne dopo l’uccisione di Mahsa Amini, “sia diventata una manifestazione di popolo dove donne e uomini, fianco a fianco, chiedono vita e libertà” per affermare che bisogna “combattere uniti la battaglia perché le libertà di cui noi oggi possiamo godere siano garantite anche a quelle popolazioni”.  

Anche Enrica Manenti (Movimento 5 stelle) ha sottolineato che “il valore fondante è lavorare insieme”, aggiungendo che la battaglia è culturale e che “finché non cambierà la visione patriarcale che permea anche l’occidente, le azioni che possiamo attuare non serviranno”.

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