21/11/2022

L’ADOZIONE DEL PUG / 2 – FAVORIRE L’EDILIZIA RESIDENZIALE

No alla dispersione degli insediamenti produttivi, ma ok alle opportunità di ampliamento. Interventi per biodiversità e produzione di energia rinnovabile

Gli interventi di rigenerazione sono strettamente connessi alle risposte del fabbisogno di Edilizia residenziale sociale (Ers) che il Piano urbanistico vuole favorire, anche per contrastare il fenomeno del calo di residenti a causa di una carenza di alloggi a prezzi accessibili nel capoluogo, soprattutto per le giovani coppie che quindi cercano opportunità nei paesi della cintura.

Il Pug, quindi, favorisce il riequilibrio della “mixitè sociale” nella città consolidata mediante un’offerta di differenti tipologie abitative e di diversi tipi di titolo di godimento dell’alloggio.

Gli interventi complessi di trasformazione concorrono alla soddisfazione del fabbisogno complessivo di alloggi di edilizia residenziale sociale con tre modalità. Nei comparti di nuovo insediamento sono obbligatoriamente previsti a carico del soggetto attuatore sia una quota di edilizia residenziale convenzionata (20 per cento) sia una quota di edilizia residenziale pubblica (20 per cento). Nel caso di interventi di rigenerazione, invece, a carico del soggetto attuatore c’è un 20 per cento di edilizia residenziale convenzionata. Per i nuovi insediamenti produttivi in aree permeabili, inoltre, è prevista la corresponsione al Comune di un contributo (pari al valore del 10 per cento delle aree destinate a nuove costruzioni) che sarà destinato alla realizzazione di Edilizia residenziale pubblica e sarà inserito in uno specifico capitolo di bilancio.

Rispetto agli insediamenti produttivi, il Pug valuta favorevolmente e sostiene i processi di ampliamento e riorganizzazione di aziende già insediate, puntando contestualmente a contenere la dispersione di insediamenti produttivi sparsi in territorio rurale. I poli produttivi di Modena Nord e Torrazzi sono individuati come quelli a valenza strategica sovracomunale da organizzare come Apea (Aree produttive ecologicamente attrezzate) offrendo l’opportunità di ospitare volumetrie derivanti da trasferimenti e delocalizzazioni (Santa Caterina). Per le aziende già insediate, invece, si definisce la cornice normativa per realizzare accordi operativi o procedimenti unici (saranno i casi, per esempio, di Usco, Neutron-Martini, Life elettronica), mentre per le attività produttive nel territorio rurale si prevede la possibilità di incremento del 10 per cento della superficie edificata, fino a un massimo di mille metri quadri, con permesso di costruire convenzionato.

Nel percorso del Pug sono stati accolti anche i suggerimenti che fanno parte dell’attuale dibattito in merito all’adeguamento ai cambiamenti climatici, come la biodiversità, il consumo di suolo, l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, la tutela delle acque, la mitigazione delle infrastrutture e degli impianti zootecnici impattanti, l’agricoltura biologica e la valorizzazione del paesaggio rurale.  Per esempio, è stato introdotto un indicatore volto a verificare la “continuità delle aree verdi per favorire la biodiversità”, e altri sono stati introdotti per tener conto, oltre che dei metri quadrati di aree verdi e boschi, anche di prati stabili, fasce tampone, vegetazione ripariale, e di tutte le componenti che possono caratterizzare un corridoio ecologico. Relativamente a questo ambito sono state perfezionate, inoltre, le norme e i fascicoli delle strategie, individuando ulteriori condizionamenti ed elementi a cui prestare attenzione nei processi di trasformazione complessi.

Per quanto riguarda la produzione di energia rinnovabile, inoltre, Hera propone l’introduzione di un modello costituito da sistemi integrati e sinergici che coinvolgono agricoltura, produzione di energia rinnovabile (agri-fotovoltaico), forestazione urbana, misure per la resilienza idrica e tutela della biodiversità. La cornice normativa sovraordinata vigente in materia non è allineata rispetto all'istanza oggetto di osservazione, tuttavia, l'Amministrazione comunale si rende disponibile ad avviare accordi, tramite il coinvolgimento degli enti competenti, al fine di esplorare soluzioni innovative da proporre, nei termini di progetti pilota e riferimenti, anche al fine di collaborare attivamente al perfezionamento della normativa.

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