13/12/2022

EX SANT'AGOSTINO / 2 – ECCO L’ASSETTO ISTITUZIONALE DI AGO

Ruolo di regia ai tre soci fondatori della Fondazione che assorbe Fmav. Il nuovo ente aperto al contributo di altri soggetti

Un nucleo centrale, composto da Comune di Modena, Unimore e Fondazione Modena, in grado di esprimere le proprie competenze specifiche attraverso tre organismi (rispettivamente, il Consiglio d’indirizzo, il Comitato scientifico e il Consiglio di amministrazione), favorendo lo sviluppo di un modello culturale basato su formazione, produzione e partecipazione. Accanto ai tre soci fondatori, infatti, vi sarà la possibilità di apporti di idee e risorse di ulteriori soggetti, pubblici o privati.

Sono alcuni punti dello statuto della “Fondazione Ago – Modena Fabbriche culturali Ente del Terzo settore”, documento che delinea l’architettura istituzionale del nuovo soggetto, funzionale alla progettazione, allo sviluppo e all’attuazione, integrata e coordinata,  delle attività degli istituti del nuovo polo culturale. “Si tratta di un nuovo paradigma, basato sulla collaborazione positiva tra i vari enti coinvolti – ha specificato l’assessore Bortolamasi in Consiglio – che ci consentirà di essere vincenti e competitivi come città e comunità”.

Il Comune, per esempio, grazie all’attività in materia di programmazione culturale, può contribuire ad armonizzare le iniziative di Ago con le strategie territoriali nell’ambito del Consiglio d’indirizzo, organismo composto da cinque membri designati uno a testa da Comune, Università e Fondazione, mentre due sono nominati dai primi tre. Il presidente ha funzioni di rappresentanza istituzionale.

L’Università apporta le sue specifiche competenze grazie al ruolo guida ricoperto nel Comitato scientifico, dove tre dei cinque membri vengono designati da Unimore (uno dal Comune e uno dalla Fondazione).

Fondazione di Modena, che ha in Ago un proprio ente strumentale e di conseguenza controlla l’organo amministrativo, può garantire nel Consiglio di amministrazione l’adeguata efficienza gestionale e, appunto, amministrativa: tre membri su cinque, infatti, sono nominati dalla Fondazione (uno designato dal Comune, l’altro da Unimore) e uno di questi ricopre l’incarico di presidente esecutivo.

La struttura della nuova Fondazione si completa con l’Organo di controllo, nominato dal Consiglio d’indirizzo (monocratico oppure con tre membri, uno dei quali con ruolo di presidente), e con il Comitato di Garanzia composto da prefetto, presidente del Tribunale e un terzo membro nominato congiuntamente dai primi due.

Gli incarichi possono essere remunerati nella misura indicata dal Consiglio d’indirizzo e nei limiti di ciò che prevede il Codice del Terzo settore. Il fondo di dotazione iniziale dell’ente sarà costituito dal valore d’uso dell’ex ospedale Sant’Agostino di proprietà di Fondazione di Modena, mentre il Comune non conferirà direttamente al fondo dotazione di beni e risorse proprie.

Le attività e le risorse di Fmav vengono assorbite dal nuovo ente, senza soluzione di continuità, e il Comune continuerà a contribuire alle spese nella misura attualmente concordata. Tutte le altre spese di esercizio, di gestione e di produzione culturale di Ago sono a carico di Fondazione di Modena, con la possibilità, comunque, di ottenere contributi pubblici e privati, anche partecipando a bandi nazionali ed europei.

Accanto a Comune, Unimore e Fondazione di Modena, lo statuto di Ago prevede, appunto, il coinvolgimento, stabile o temporaneo, di istituti, enti, associazioni, di natura pubblica o privata, che portino idee, innovazione e proposte. Si tratta, come da documento, dei “partecipanti istituzionali” e dei “partecipanti” che, nominati dal Consiglio di amministrazione, potranno destinare i loro contributi anche a progetti specifici della nuova Fondazione.

 

 

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