03/02/2022

BILANCIO / 2 – STOP A TASSE E TARIFFE, SI CONTRASTA L’EVASIONE

Confermata la riduzione per i nidi. Anche per la Tari obiettivo zero aumenti. Si recuperano risorse da Imu e Tari non versate. Invarianza di gettito per l’Irpef

Cresce l’impegno nel contrasto all’evasione fiscale da parte del Comune di Modena che non prevede nuove tasse e congela le tariffe relative ai servizi educativi, scolastici e socioassistenziali confermando, però, le riduzioni delle rette dei nidi introdotte nel 2020, con il contributo della Regione, fino ai 26 mila euro di Isee. Anche per la Tari l’obiettivo è confermare le tariffe 2021 (ferme dal 2017) ma si attende il Piano economico finanziario di Atersir.

Bloccate anche le tariffe dell’imposta di soggiorno (sarà recepito il ristoro statale per l’esenzione trimestrale previsto dal Governo), si confermano le aliquote dei tributi sugli immobili, le agevolazioni Imu e l’abolizione della Tasi sull’abitazione principale.

L'attività di contrasto all'evasione fiscale, per ragioni di equità e per finanziare i servizi per i cittadini, continua a essere una delle priorità d'intervento dell’Amministrazione comunale allo scopo di garantire l'emersione di base imponibile e il miglioramento della capacità di riscossione dell'ente. Aumentano le previsioni di recupero di Imu (da 9,8 milioni nel 2021 a 10,6 milioni quest’anno) e della Tari (da 1,5 a 2,1 milioni) e nel corso dell’anno riprenderà a ritmo normale anche l’emissione di atti di accertamento, attività rallentata con l’emergenza sanitaria in analogia alle misure prese a livello nazionale per l’operatività di Agenzia Entrate delle Riscossioni.

La riforma dell’Irpef potrebbe incidere sulle addizionali comunali, per via dei nuovi scaglioni e delle detrazioni che riducono la base imponibile. Non appena sarà possibile, cioè quando sarà aggiornato il portale del federalismo fiscale, si potrà stimare l’effetto sulle entrate della riforma e valutare eventuali interventi sulle aliquote (con emendamento o con variazione di bilancio entro marzo) con l’obiettivo dell’invarianza di gettito e mantenendo il principio della progressività.

“In termini di equità – ha spiegato l’assessore Gianpietro Cavazza – risulterebbe efficace l’introduzione del reddito familiare al posto di quello individuale, sull’esempio di come funzione l’Isee: si tradurrebbe in una significativa diminuzione delle imposte per i redditi medi e bassi”.

Aumenta la previsione dei proventi da sanzioni, in particolare dal Codice della strada, dopo la diminuzione del traffico anche a causa del lockdown, e la cifra complessiva torna sui livelli 2019, intorno ai 17,8 milioni. Cresce anche la quota dei proventi delle sanzioni destinati a interventi sulla sicurezza stradale: sarà di 1,9 milioni all’anno per il triennio.

È in aumento anche la cifra complessiva dei fondi crediti di dubbia esigibilità, passando da 15,8 a 18,2 milioni di euro. Sono risorse accantonate per legge a fronte di rischi potenziali di mancata riscossione delle entrate e ora, dallo scorso anno, devono essere calcolate al 100 per cento degli accantonamenti minimi determinati dai principi contabili per il prossimo triennio.

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