21/10/2023

AL CENTRO PER LE FAMIGLIE “PRENDIAMO SUL SERIO L’AMICIZIA”

Con Friends laboratori rivolti a ragazzi, ma anche a genitori, per costruire rapporti tra pari. Martedì 24 ottobre appuntamento con la “Piccola scuola di amicizia”

L'amicizia è il primo valore dal punto di vista di bambini e bambine, ragazzi e ragazze. È la prima risorsa di aiuto, la prima fonte di benessere, ma anche di malessere, perché il tradimento di un amico o di un'amica fa molto male. E nulla è più temuto della solitudine, del trovarsi senza amici. L'amicizia ha però anche un valore politico, perché è gratuita e rompe le dinamiche di mercato e la competizione che condizionano il quotidiano.

Queste e altre riflessioni sull’amicizia quale potentissima arma di benessere, capace di riorganizzare la comunicazione, sono alla base di “Friends. Prendiamo sul serio l'amicizia”, nuovo progetto del Centro per le famiglie del Comune di Modena. Friends intende accompagnare famiglie, ragazzi e genitori alla riscoperta dei valori dell’amicizia tra pari, attraverso un percorso, guidato dal sociologo Stefano Laffi, di incontri e laboratori artistico espressivi. I laboratori coinvolgeranno associazioni e professionisti che si occupano di teatro, danza, musica e pittura per aiutare i partecipanti a esprimere idee e bisogni agevolando la comunicazione e la reciproca comprensione. Inoltre, daranno visibilità pubblica a quanto creato dai coinvolti per sensibilizzare sull'importanza di creare opportunità di dialogo e di espressione.

Il primo laboratorio condotto dal sociologo Stefano Laffi, la “Piccola scuola di amicizia per famiglie, genitori e ragazzi”, è in programma già nei prossimi giorni in due tappe: martedì 24 ottobre e martedì 7 novembre, dalle 18 alle 20, presso il Centro per le famiglie di Modena, in via del Gambero 77.  L’incontro del 24, intitolato “Scopriamo l’amicizia”, vuole accompagnare i partecipanti a scoprire l’amicizia dove non si immagina, a riconoscerne i significati e il valore per arrivare col secondo incontro a “praticare l’amicizia”, cimentandosi nelle attività che alimentano un’amicizia: una palestra dove allenare modi di stare insieme. I due laboratori espressivi sono gratuiti con posti limitati. Sono invitati a partecipare famiglie, genitori e ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 18 anni. Per informazioni e prenotazioni: Centro per le Famiglie, tel. 059 8775846 (centroperlefamiglie@mediandoweb.it). 

Il progetto Friends è inserito all'interno del Programma Straordinario Famiglie 2023-2024 – Regione Emilia-Romagna e nasce sulla scorta di dati, informazioni e riflessioni sullo stato dell’adolescenza a Modena, raccolti durante vari focus group realizzati lo scorso anno in diversi luoghi, come scuole, palestre, doposcuola; e intende sviluppare alcune piste di lavoro condivise con i soggetti del Tavolo Adolescenza.

Nei giorni scorsi il progetto è partito con il percorso formativo condotto con i soggetti del Tavolo e gli operatori dei Servizi, oltre che con enti, associazioni e artisti locali che parteciperanno alle iniziative.

Dopo i laboratori espressivi della “Piccola scuola di amicizia”, gli appuntamenti successivi saranno con il laboratorio di pittura a cura di Simone Ferrarini, “Ciclofreaks” a cura di Ciclofficina popolare, il laboratorio teatrale “Tutt’inscena” di Cajca Teatro, il laboratorio emotivo e sonoro a cura di Il Flauto magico e quello di performance urbana proposto dal collettivo Amigdala.

“L'amicizia, intesa come relazione di affetto, stima, dialogo e sostegno – afferma Stefano Laffi - istituisce un mondo di relazioni senza le dinamiche di potere che invece prevalgono nei ruoli professionali. L'invito è a provare a ripensare un mondo che abbia l'amicizia come stella polare e capire come cambiano le cose se si segue quella stella. Com'è una piazza, un parco, uno spazio pubblico ridisegnato per consentire l'amicizia, e cacciare la paura e la minaccia? Com'è una pratica sportiva basata sull'amicizia, senza che la competizione si mangi le relazioni? Com'è un mondo basato sulla conversazione tipica dell'amicizia e non su lezioni, monologhi, dibattiti, polemiche? Com'è un ambiente di lavoro che consenta relazioni di amicizia, più che di rivalità, competizione, alienazione? Com'è una scuola basata sull'amicizia e non sulle maschere che si indossano nel gruppo classe? Com'è una genitorialità che non sconfini nell'amicizia verso i figli ma che invece ne faccia un uso massiccio con gli altri genitori, per supportarsi a vicenda? Com'è un'amicizia solidale e reattiva di fronte a violenze e soprusi, che faccia da sentinella nel mondo dei pari e sia prima risorsa di aiuto quando si ha paura? Come si fa a sentirsi amici anche di chi non si conosce, o persino di animali e piante, se scatta la sensazione di un comune destino, da preservare?”

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