09/10/2023

BONUS TRASPORTI / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Gli interventi dei consiglieri dopo la trasformazione dell’interrogazione in interpellanza

L’interrogazione della consigliera Francesca Fabbri del Partito democratico sui costi del trasporto pubblico per studenti e lavoratori e sul bonus trasporti, alla quale ha risposto l’assessora alla Mobilità Alessandra Filippi, è stata trasformata in interpellanza.

Elisa Rossini (Fratelli d'Italia) ha puntualizzato che il Governo non ha azzerato il bonus ma lo ha ridotto "perché le risorse sono limitate e l'Esecutivo punta a superare una logica puramente assistenzialista a favore di azioni strutturali, come la riduzione del cuneo fiscale e l'aumento di cento euro mensili delle buste paga dei lavoratori". La consigliera ha poi precisato che "è stata aumentata anche la dotazione della social card, da spendere per l'acquisto di carburante o per il trasporto pubblico".

Giovanni Silingardi (Movimento 5 stelle) ha voluto chiarire che "non si tratta di assistenzialismo ma di interventi che devono tutelare servizi pubblici prioritari per le persone". Il consigliere ha quindi argomentato che "i bonus, soprattutto se sono selettivi, devono dare attuazione al principio costituzionale secondo cui lo Stato deve farsi carico di limitare le disuguaglianze". Silingardi ha quindi concluso che "il bonus, senza un adeguato finanziamento, sembra quasi eliminato".

Paola Aime (Europa Verde-Verdi) ha sottolineato che "spesso" le politiche ambientali non sono collegate alla giustizia sociale ("basti pensare all'aumento della social card per l'acquisto di carburante"). Per la consigliera occorre invece incentivare e sostenere l'utilizzo del trasporto pubblico di studenti e famiglie, progettando la città in modo diverso: "Il Governo deve quindi sostenere le azioni delle amministrazioni locali, ma non con politiche spot".

Per Giovanni Bertoldi (Lega Modena) il bonus "andrebbe rivisto", rivedendo il sistema del click-day e distinguendo tra lavoratori ("che con la riduzione del cuneo fiscale riescono agevolmente a pagarsi l'abbonamento") e famiglie con più figli ("per cui le spese incidono pesantemente"). Secondo il capogruppo, dunque, è necessario reperire fondi per il trasporto pubblico e impiegarli adeguatamente: "Le nostre aziende sono in passivo, perciò è necessario un aiuto delle istituzioni per creare davvero un servizio migliore per tutti".

Antonio Carpentieri (Pd) ha parlato di "meccanismo infernale" per l'ottenimento del bonus ("famiglie costrette durante il click-day, a restare virtualmente in fila per ore, con il rischio di non ricevere il beneficio"). Il capogruppo ha poi auspicato un intervento del Governo per sostenere questa misura: "Se si crede davvero nel sostegno a trasporto pubblico e utenti, occorre allora finanziare adeguatamente questo beneficio, tenendo conto dei dati storici dello scorso anno". In replica, la consigliera Francesca Fabbri ha aggiunto che l'efficienza del trasporto pubblico si basa anche su parametri come rapidità, comfort, costi e reperibilità dei biglietti: "L'utilizzo delle finestre mensili per richiedere il bonus – ha infatti evidenziato – ha fatto sì che poi, per il ritiro, ci fossero lunghe file in biglietteria".

In chiusura di dibattito, l'assessora Filippi ha sostenuto che sul trasporto pubblico locale "è necessaria una riflessione trasversale che parta dal Governo per arrivare agli enti locali: ma il punto è che da anni gli investimenti sono in riduzione; occorrerebbe invece rifinanziare il Fondo nazionale trasporti".

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