14/10/2023

MINI ALLOGGI PER ANZIANI / 2 - IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

Gli interventi dei consiglieri comunali prima dell’approvazione della delibera

Sono intervenuti diversi consiglieri nel dibattito che, nella seduta di giovedì 12 ottobre del Consiglio comunale di Modena, ha preceduto l’approvazione della delibera incentrata sul Regolamento che disciplina l’accesso ai minialloggi e individua i criteri di compartecipazione da parte dei cittadini al costo del servizio.

Aprendo il dibattito per il Movimento 5 stelle, Enrica Manenti ha riconosciuto “l’universalità di questo servizio e la capacità di interpretare con facilità i bisogni che emergeranno dal territorio. Così come è significativa la conferma del portierato sociale che rappresenta un elemento di welfare generativo perché combina fragilità e risorse”. La consigliera ha invitato, comunque, “a estendere l’opportunità dei mini alloggi anche a cittadini più giovani con difficoltà di autonomia personale”.

Per il Pd, Vittorio Reggiani ha sottolineato “l’innovazione introdotta da questo Regolamento: non è un aggiornamento bensì un ripensamento”. Attraverso questo servizio, infatti, “le risposte ai bisogni personali si inseriscono in un contesto più ampio creando risorse per tutti i soggetti coinvolti”. Ed è importante anche il fatto che “negli approfondimenti sugli anziani che accederanno al servizio vengano coinvolte anche le famiglie. L’ampliamento della ‘rete’ costituisce un valore”. Annunciando il voto a favore del Partito democratico, per il capogruppo Antonio Carpentieri le modifiche al Regolamento “permettono non solo di adeguare il documento alla società attuale ma anche di dare una prospettiva per i prossimi anni, come dimostra pure l’accesso elevato a 65 anni”. È significativo per Modena, ha aggiunto, che “la collettività si faccia carico di questo servizio, che poggia quindi sull’intera comunità, non solo dal punto di vista economico”.

L’aggiornamento del Regolamento “non introduce variazioni sostanziali nel modello del servizio, che resta quindi fermo a vent’anni fa”. Lo ha affermato Paola Aime, annunciando il voto di astensione di Europa verde - Verdi. “Avremmo preferito – ha detto – che si prendesse spunto dal modello danese della ‘Casa delle generazioni’, cioè un mix di casa di cura e alloggi per famiglie, riunendo quindi anziani, disabili e congiunti in un unico luogo che preveda varietà di tipologie abitative. Questo è un esempio di politiche di accoglienza attive e innovative”.

Per Marco Cugusi (Sinistra per Modena) sono diversi gli elementi di valore del Regolamento sui mini alloggi “che in futuro potrà migliorare ulteriormente recependo spunti innovativi da altre realtà, come appunto nel caso del modello danese”. Il consigliere ha riconosciuto “l’universalità di questo servizio, dedicato a tutte le persone che vivono, lavorano e pagano le tasse a Modena, senza limitarsi a chi è nato in questa città, e l’applicazione delle tariffe secondo il principio di equità”.

Dopo aver ricordato “il valore e l’universalità del servizio dei mini alloggi per persone non auto-sufficienti”, Giovanni Bertoldi (Lega Modena) ha rilevato “l’assenza di una discontinuità rispetto alle attività degli ultimi anni, con l’obiettivo, evidentemente non raggiunto, di migliorare il servizio”. Il consigliere ha espresso, poi, dubbi “sull’eliminazione del requisito della residenza almeno triennale a Modena per accedere: in questo modo tutti potenzialmente possono usufruire del servizio, che rischia perciò di non essere più a disposizione soltanto dei modenesi”.

“Le modifiche al Regolamento stridono con gli indirizzi di governo per la città, peraltro non condivisi da Fratelli d’Italia perché carenti sul fronte della sussidiarietà nei confronti della famiglia, che promettevano di sviluppare i servizi in relazione all’invecchiamento della popolazione”. Lo ha rilevato Elisa Rossini. “Le variazioni al documento – ha aggiunto – non sono poi così significative se si considera che anche prima c’erano portierato sociale e servizi aggiuntivi di assistenza sociale a domicilio e che innalzare l’età per l’accesso non è certo un cambiamento epocale”.

In conclusione del dibattito è intervenuta l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli. “Il Regolamento – ha spiegato – si inserisce nel contesto dell’attuale società modenese e cerca di dare una risposta alle esigenze del territorio e della comunità, per esempio il progressivo invecchiamento dei cittadini e la riluttanza a lasciare la propria abitazione, spesso di proprietà. Rimane alta l’attenzione, comunque, con l’obiettivo di intercettare i cambiamenti dei bisogni che dovessero manifestarsi”.

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