17/11/2023

“RIPENSARE LA BRETELLA CAMPOGALLIANO-SASSUOLO”

Ok del Consiglio alla mozione di Europa verde - Verdi, Sinistra per Modena e M5s che chiede di rivedere il progetto secondo parametri di sostenibilità e utilità pubblica

Promuovere un tavolo di confronto tra gli enti coinvolti per rivedere il progetto della Bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo, soprattutto alla luce degli attuali parametri di sostenibilità e utilità pubblica. È la richiesta principale che il Consiglio comunale di Modena rivolge all’Amministrazione, approvando l’ordine del giorno sull’infrastruttura proposto da Europa verde - Verdi, Sinistra per Modena e Movimento 5 stelle nella seduta di giovedì 16 novembre. La mozione è stata approvata con il voto a favore anche di Partito democratico (eccetto il presidente del Consiglio Fabio Poggi che si è avvalso del non voto) e Modena Civica e quello contrario di Lega Modena e Fratelli d’Italia. Il documento, presentato in aula dalla consigliera di Europa verde – Verdi Paola Aime, chiede in particolare di valutare proposte coerenti con politiche e strategie di mobilità su ferro di merci e persone, al servizio dell’economia locale e della qualità ambientale, come sottolineato anche nelle diverse lettere che negli ultimi anni il sindaco Muzzarelli ha inviato al Governo, in cui si mette l’accento sulle ricadute negative che il tracciato dell’opera e la presenza dei caselli avrebbero sullo scalo merci di Marzaglia e più in generale sul territorio modenese.

Illustrando l’ordine del giorno, Aime ha spiegato che la Bretella “riflette un contesto produttivo e infrastrutturale molto diverso da quello attuale, generando traffico su gomma, e quindi emissioni inquinanti e anche cementificazione di circa 600mila metri quadrati di suolo agricolo”. Il collegamento autostradale, già pensato nel 1985, è stato progettato preliminarmente nel 2003, per poi essere approvato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel 2019; anche se i lavori, specifica la mozione, non sono mai partiti a causa della riduzione dei traffici causata dal Covid.

La consigliera ha quindi ricordato che “da trent’anni i dubbi e le richieste di approfondimento dei soggetti interessati riguardano, soprattutto, le nuove strategie internazionali sulla mobilità delle persone e delle merci, che esortano sempre più a investire nel trasporto ferroviario, al fine di ridurre drasticamente le emissioni nocive rispetto al trasporto su gomma”. Aime ha puntualizzato, inoltre, che su un piano strategico il tracciato attualmente previsto non consente un adeguato collegamento dello scalo merci di Marzaglia con le diverse infrastrutture del territorio, non concorre a sottrarre traffico alla via Emilia, e contiene elementi (come i caselli) tecnicamente incongrui con gli obiettivi di sostenibilità dei trasporti e beneficio al territorio.

“Il mancato proseguimento dell’iter giuridico e le incertezze sulla realizzazione dell’opera – ha affermato – possono essere quindi un’opportunità per valutare nuove proposte del territorio modenese, pensando a nuove ipotesi infrastrutturali in grado di salvaguardare sia l’ambiente che lo scambio di merci con l’Europa, da perseguire, appunto, principalmente con il trasporto ferroviario”. L’ordine del giorno chiede dunque all’Amministrazione comunale di promuovere un tavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti (Governo, Regione Emilia-Romagna, Province, Comuni, Autobrennero, AutoCs, Autostrade per l’Italia e Rete ferroviaria italiana) per discutere nuove proposte secondo parametri di sostenibilità, utilità pubblica e tutela del territorio e dei cittadini. In particolare, la mozione domanda di inserire nell’elenco delle infrastrutture strategiche per il territorio gli interventi che favoriscano la mobilità su ferro di merci e persone, al fine di realizzare un progetto coordinato che sappia coniugare mobilità sostenibile e competitività all’interno di un bacino altamente produttivo e vocato all’export come quello modenese.

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