29/11/2023

AL LABORATORIO APERTO ESPERIENZE D’INTERCULTURA IN FIERA

Il meeting Città del Dialogo prosegue giovedì 30 novembre con l’incontro pubblico aperto ai cittadini per conoscere e confrontarsi su quanto si sta facendo a Modena

Da “Carta Viva” allo Sportello antidiscriminazione in funzione al Centro per le famiglie passando per le attività d’intercultura condotte dal Centro Memo sul versante educativo ai progetti “Centri Giovanili free of rumours” per promuovere la Strategia Antirumours nei luoghi di aggregazione giovanile e Must-a-lab, per rendere i giovani di origine straniera protagonisti di percorsi di accoglienza e integrazione. Fino al Tavolo della lingua che unisce numerosi soggetti istituzionali e del mondo dell’associazionismo e del volontariato promuovendo l’insegnamento della lingua italiana e delle seconde lingue e catalizzando gesti di solidarietà come la donazione da parte di una coppia che in occasione del matrimonio civile in Municipio ha deciso di donare una somma per il potenziamento dell'insegnamento dell'italiano agli stranieri, ritenendo la conoscenza dell'italiano strumento fondamentale per l'inclusione. La somma sarà consegnata alla Casa delle Culture che è capofila del Protocollo firmato da tutte le associazioni che insegnano italiano agli stranieri, compreso il Cpia (scuola statale).

Sulle esperienze d’intercultura in atto a Modena cittadini e amministratori potranno confrontarsi nel pomeriggio di giovedì 30 novembre presso il Laboratorio aperto di via Buon Pastore 43, dove è in corso il meeting “Città del dialogo” evento coordinato da Icei, l’Istituto per la Cooperazione Economica Internazionale. Durante la due giorni che partendo dall'esperienza del Progetto Divercities vede dialogare le trenta città aderenti alla più grande rete attiva in Europa sul tema dell’intercultura, si svolge infatti l’evento pubblico “Modena Interculturale – La fiera delle esperienze. Un percorso di partecipazione alle politiche interculturali della città” in cui vengono presentate attraverso dei worklab le esperienze legate al Programma Modena Città Interculturale.

La prima giornata, aperta dal saluto dell'assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli, è stata dedicata alle attività svolte dalla Rete e alle prospettive future, oltre che ad un aggiornamento sulle attività di DiverCities (Città europee per la diversità e la partecipazione).

La giornata di giovedì 30 novembre è invece dedicata ad una formazione sul tema dei processi partecipativi. Nel pomeriggio dello stesso giorno dalle 15 è previsto l’incontro pubblico presso il Laboratorio Aperto, chiamato “Modena città Interculturale: la Fiera delle esperienze”, che è l’occasione per presentare alla città le attività svolte o in via di realizzazione dal Tavolo Intersettoriale istituito all’interno dei diversi settori dell’Amministrazione Comunale, come ad esempio Must-a-lab, CPF antidiscriminazione, Free of rumors, Protocollo insegnamento della lingua italiana, attività varie del settore Istruzione.

Al Laboratorio Aperto saranno allestite cinque postazioni che rappresentano altrettante tappe a cui i partecipanti si possono soffermare per conoscere e confrontarsi sulle esperienze di intercultura che si stanno svolgendo in città, a partire da “Carta Viva” il documento frutto di un percorso partecipato che ha coinvolto anche le comunità straniere presenti in città, che la Giunta comunale ha approvato nei giorni scorsi.

La Carta poggia su tre principi generali: la volontà di progredire verso un’effettiva uguaglianza di diritti, doveri e opportunità; il riconoscimento e il rispetto della diversità culturale; l’obiettivo di creare legami, partecipazione e dialogo interculturale. Dai principi discendono quindi sei pilastri in tema di accesso ai servizi, coordinamento locale, comunicazione e co-finanziamento di eventi interculturali, conoscenza delle lingue e coinvolgimento delle nuove generazioni. Ciascuno dei sei pilastri è quindi declinato in una prima lista di possibili azioni. Ad esempio, per favorire il coinvolgimento delle giovani generazioni e renderle protagoniste dei processi interculturali si suggerisce di creare occasioni di avvicinamento all’attività politica, ma anche di promuovere una Giornata delle culture e azioni rivolte alle scuole come progetti di educazione civica e bacheche per promuovere eventi interculturali; infine, spazi d’incontro con altre culture e più spazi aggregativi pomeridiani per i giovani.

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