12/12/2023

SISTEMA SANITARIO NAZIONALE / 2 – IL DIBATTITO

Gli interventi in Aula prima dell’approvazione della mozione di Pd, Sinistra per Modena e Modena Civica e del M5s

Aprendo il dibattito per il Pd, Antonio Carpentieri ha affermato che “le attuali risorse stanziate al livello nazionale non sono adeguate all’inflazione”. Il capogruppo ha quindi evidenziato che “il Governo aggiorna il tetto di spesa per l’acquisto di macchinari da parte dei privati, ma non adegua il Fondo sanitario all’aumento del Pil, e non adotta misure per assumere né per stabilizzare i precari”. Vittorio Reggiani si è soffermato sull’importanza di garantire a tutti, anche a chi ha un reddito molto basso, l’assistenza necessaria in ambito pubblico. Pertanto, occorre recuperare risorse “per esempio dall’evasione fiscale o tassando dagli extraprofitti delle banche”. In riferimento al welfare aziendale, il consigliere ha poi parlato di “privatizzazione mascherata, che dà possibilità di curarsi a chi ha soldi, mentre chi non li ha attende nelle liste di attesa”. Per Francesca Fabbri il sistema privatistico vede la salute non come diritto inalienabile ma come bene commerciabile: “Occorre quindi sostenere maggiormente la sanità pubblica e investire soprattutto sul personale, che fa davvero la differenza nella cura”. Per la consigliera, inoltre, occorre parlare anche di salute ambientale “perché l’inquinamento dell’ambiente sta causando malattie soprattutto nei bambini”. Per Diego Lenzini “il problema non è una contesa pubblico-privato ma come tutelare il sistema universalistico, in un momento in cui tre milioni di persone rinunciano a curarsi per problemi economici”. Il consigliere ha quindi dichiarato che “il Governo dovrebbe affrontare gli sprechi non con tagli netti ma con un piano strutturato per ridurli”.

Per Sinistra per Modena, Walter Vincenzo Stella ha affermato che “bisogna assolutamente invertire la rotta fermando l’emorragia del taglio di fondi, di personale e di posti letto”. In particolare, il consigliere ha sottolineato che “progetti e servizi territoriali rischiano, concretamente, di restare incompleti o inattuati, agevolando di conseguenza lo spazio a favore del privato”. Per Stella è quindi necessario “dare un segnale forte affinché vi sia un reale rilancio della sanità pubblica”. Camilla Scarpa ha dichiarato che “in una fase di grande aumento del bisogno di cura, la legge di bilancio prevede risorse insufficienti”. La consigliera ha quindi sottolineato che “occorre aumentare il finanziamento pubblico per investire su strutture e personale, ma anche per affrontare nuovi bisogni come, per esempio, la medicina di prossimità e l’assistenza domiciliare”.

Parlando di “sbilanciamento” verso il privato, Paola Aime (Europa Verde-Verdi) ha messo l’accento sull’importanza di integrare salute, sanità e ambiente: “Occorre potenziare la prevenzione primaria della salute, perché la malattia viene causata dal mondo che progettiamo e dagli stili di vita che facciamo”.

Per Giovanni Silingardi (Movimento 5 stelle) “la sanità pubblica va valorizzata rispetto al privato e difesa con risorse reali rapportate all’inflazione”. Per il consigliere, dunque, “è il Governo a dover compiere delle scelte e a rispondere alle proprie visioni: quelle attuali vanno, come è stato dichiarato, verso l’aumento della spesa militare e la diminuzione della spesa per la sanità”. Barbara Moretti ha aggiunto che “da un decennio, in Emilia-Romagna, si è persa la dimensione pubblica e universalistica della sanità: sia i cittadini sia il personale fuggono verso il privato. Occorre quindi correggere il tiro”.

“Dopo anni di definanziamento sulla sanità pubblica, finalmente questo Governo inverte la direzione e mette risorse aggiuntive” ha affermato Giovanni Bertoldi (Lega Modena). Il capogruppo ha quindi parlato di situazione complessa, “anche a causa di mancata programmazione, mancanza di personale ausiliario, ma anche di una carente gestione politica, fatta di sprechi e inefficienze”. Il capogruppo ha poi puntualizzato che è possibile un’integrazione positiva tra settore pubblico e privato: “Se ben gestito, questo rapporto può essere un vantaggio”. Riferendosi alla propria passata esperienza professionale, in ambito odontoiatrico, Luigia Santoro ha parlato di sistema sanitario pubblico “in grado di curare tutti, anche fornendo protesi gratuite, come nel caso di persone con bassi redditi”.

“L’attuale situazione sanitaria è frutto di un decennio di tagli e di sprechi” ha puntualizzato Elisa Rossini (Fratelli d’Italia), precisando che “l’attuale Governo stanzia risorse aggiuntive, mentre la sanità regionale chiude i punti nascita e i pronto soccorso nei piccoli ospedali”. Rossini ha inoltre chiarito che “la pandemia ha comportato da una parte l’aumento della spesa sanitaria, dall’altra il crollo del Pil: bisogna quindi affrontare il problema con un senso di realtà”. Infine, la consigliera ha affermato che l’obiettivo deve essere garantire cure a tutti: “Se questo scopo si raggiunge con una collaborazione tra pubblico e privato convenzionato a noi va bene”.

 

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