27/02/2023

EDUCATIVA DI STRADA / 3 – DIALOGO E CURA CON I SERVIZI SOCIALI

Coinvolti migliaia di ragazzi: interventi preventivi nei centri aggregativi e nelle scuole, rivolti a studenti, insegnanti e genitori. Le azioni di cura sono soprattutto di carattere educativo

Ci sono anche gli interventi e i progetti multidisciplinari dei Servizi sociali e del Centro per le famiglie dedicati a migliaia di giovani modenesi tra le varie attività legate ai percorsi di educativa di strada e di prossimità in corso sul territorio, come previsto da un gruppo di lavoro istituito nel 2022 dall’Amministrazione comunale. Il tavolo di confronto ha l’obiettivo di favorire salute e gli stili di vita sani di ragazzi e ragazze, anche contrastando le dipendenze e i comportamenti a rischio, come è stato sottolineato nella commissione consiliare Servizi dedicata al tema.

I Servizi sociali, in particolare, contribuiscono sia con azioni preventive sia con interventi di cura a fronte di situazione di disagio, nell’ambito di una rete locale che coinvolge non solo il Comune ma anche i diversi soggetti, attivi sul territorio, che interagiscono a vario titolo con le fasce giovanili della popolazione.

Gli interventi preventivi, per un importo economico di circa 500mila euro, sono rivolti a genitori e ragazzi soprattutto all’interno degli ambienti scolastici e si sviluppano nel “Progetto per i genitori di gruppo nelle scuole” incentrato sul confronto sugli stili educativi dei genitori e su consulenze individuali psico-pedagogiche a loro dedicate (400 partecipanti), nel “Progetto sportelli psicologici nelle scuole” (sulla base di una convenzione con gli istituti,  scuole medie e  superiori, l’Amministrazione contribuisce a coordinare e a co-finanziare questo intervento che finora ha riguardato 1.278 ragazzi), nei percorsi negli istituti sul cyberbullismo e contro le forme di prevaricazione (circa mille partecipanti) e nel servizio di medi-educatore in tre scuole modenesi che ha anche competenze di mediazione dei conflitti tra pari e con l’istituzione scolastica (9.421 ragazzi, genitori e insegnanti).

Fuori dalle scuole la prevenzione viene sviluppata nei centri aggregativi (doposcuola e progetti con le associazioni che fanno riferimento al Centro per le famiglie, 300 partecipanti), nei percorsi di mediazione familiare e intrafamiliare per genitori separati o in via di separazione (609 partecipanti), attraverso lo sportello di prevenzione e cura contro il gioco d’azzardo patologico (1.537 cittadini), nei progetti di accoglienza “leggera” come “Un bambino per amico” e di affido culturale (20 bambini) e nei servizi di mediazione in strada che, assieme con l’educativa di strada, si pongono l’obiettivo di creare spazi comunicativi con i ragazzi nei luoghi aggregativi (2.844 giovani).

Gli interventi di cura, il cui valore complessivo ammonta a 2,5 milioni di euro, sono innanzi tutto di carattere educativo. Nel dettaglio, si articolano nel “Progetto tutor” che prevede interventi educativi a sostegno dei ragazzi a rischio di ritiro sociale (14 ragazzi coinvolti), nei sostegni educativi a domicilio sugli adolescenti in carico ai Servizi sociali (227 minori), nei percorsi di “Educativa giovani adulti” per 38 ragazzi) e nel progetto “Cantiere scuola”, dedicato ai ragazzi in obbligo scolastico che propone percorsi curriculari alternativi a quelli scolastici in accordo con le scuole per ragazzi con difficoltà comportamentali (180 ragazzi).

In parallelo, le azioni con finalità di protezione e riabilitativi si articolano nell’attività dei Centri semiresidenziali e residenziali per minori (400 ragazzi ospitati), negli affidi extrafamiliari (sei giovani all’anno), nei percorsi laboratoriali-educativi per adolescenti con manifestazioni psicopatologiche (circa 40 ragazzi) e nei progetti di giustizia riparativa per ragazzi che hanno manifestato comportamenti devianti (15 ragazzi coinvolti nei primi due percorsi) come, per esempio, i laboratori di “urban art”.

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