24/03/2023

DAL CONSIGLIO, OK ALLA RIGENERAZIONE DELL'EX PRO LATTE

Approvato l’odg presentato da Carpentieri (Pd): “Opportunità per emergenza abitativa e verde pubblico”. Rossini (FdI) ritira referendum e annuncia l’istruttoria

Rigenerare l’area industriale dismessa “Ex pro Latte” attraverso la prosecuzione del percorso di costruzione dell’accordo di programma con l’azienda Cpc group. Cogliere questa opportunità, dunque, sia per ampliare le aree verdi del rione Sacca, creandone una nuova al posto dell'edificio demolito, sia per contrastare la povertà abitativa, prevedendo per esempio alloggi di edilizia residenziale sociale (Ers) e convenzionata, anche in locazione, con uno specifico riferimento per gli operatori delle forze dell'ordine. L'ipotesi di accordo contiene anche la proposta di spostamento nell'area, sul versante di via Finzi, dell'attuale centro religioso islamico di via Delle Suore.  È la richiesta del Consiglio comunale di Modena che ha approvato, giovedì 23 marzo, l’ordine del giorno: “Rigenerazione dell’area industriale dismessa “ex Pro latte” e implementazioni delle aree verdi del rione Sacca”. Il documento, presentato da Antonio Carpentieri per il Partito democratico, ha ottenuto il voto contrario di Laga Modena, Forza Italia e Movimento 5 stelle; astenuti Gruppo indipendente per Modena, Alternativa Popolare, Fratelli d’Italia e Sinistra per Modena.

Sul tema, i gruppi consiliari Fratelli d’Italia, Gruppo indipendente per Modena e Alternativa popolare avevano presentato un emendamento che invitava a promuovere una consultazione popolare in merito alla situazione di degrado dell’area privata e all'ipotesi di interventi. L’atto è stato ritirato annunciando la richiesta di un’istruttoria pubblica, strumento previsto dal Regolamento comunale degli istituti di partecipazione che consiste nella partecipazione dei cittadini a determinati procedimenti intrapresi dagli enti pubblici, in vista di particolari decisioni.

Diverse aree dei rioni Sacca e Crocetta, specifica il documento, sono al centro di un importante e positivo programma di rigenerazione urbana ancora in corso, favorito da interventi pubblici, privati e misti. In quest’ambito, l’ordine del giorno descrive la proposta di ampliamento industriale di Cpc group, azienda attiva nel campo dell’automotive e modelleria d’avanguardia, presente sul territorio modenese da più di 30 anni, con oltre 700 addetti. Il progetto, chiarisce l'atto, prevede l’ampliamento del comparto industriale produttivo e dell’impresa, determinando importanti ricadute economiche e occupazionali per il territorio.

La proposta ha già incontrato il favore del Consiglio comunale che a giugno 2022, senza voti contrari, ha dato via libera allo schema di protocollo d’intesa tra il Comune di Modena, la Regione Emilia-Romagna e, appunto, Cpc group; l’atto costituisce la premessa per il definitivo accordo di programma che dovrà essere approvato dallo stesso organo consiliare. Contestualmente, la Giunta ha approvato un accordo procedimentale che puntualizza alcuni aspetti dell’ampliamento, come la demolizione dei fabbricati esistenti e la creazione di lotti in prossimità della medesima attività. Nel progetto, previsti anche elementi innovativi e sperimentali dell’espansione. Tra questi, un’Academy sull’innovazione nei materiali del comparto automotive e la creazione di impianti per l’incremento della sostenibilità ambientale e sociale.

In quest’ambito, l’accordo prevede in cessione, da parte della Cpc group, la cosiddetta area privata Ex Pro Latte, acquistata dal fallimento nel 2021, e situata nel rione Sacca, compresa nel quadrante delle vie Finzi, Gerosa e Canaletto sud. Estesa per oltre 31 mila metri quadrati e per molto tempo sede di attività industriale, l’area risulta da quasi vent’anni abbandonata e dismessa, con il susseguirsi di problemi di sicurezza e mancato decoro. Nonostante, infatti, diversi tentativi di interlocuzione tra i privati e l’Amministrazione comunale, non era mai stato avviato in passato un processo di rigenerazione, anche a causa delle procedure di liquidazione per molte società, innescate dalla crisi economica del 2008.

Tuttavia, specifica il documento, recenti interventi migliorativi di pulizia e messa in sicurezza, eseguiti dalla nuova proprietà, determinano ora condizione favorevoli per rilanciare e attuare un progetto di riqualificazione, richiesto dai cittadini anche in occasione di percorsi partecipati. “Si tratta di un’occasione – ha puntualizzato Carpentieri – per rispondere, con proposte concrete, a diverse esigenze del rione Sacca, come la necessità dell’impresa, la richiesta di abitazioni da parte della collettività e, soprattutto, la presenza di un vero e proprio polmone verde”.

L’ordine del giorno, dunque, chiede all’Amministrazione di proseguire il percorso di costruzione dell’accordo di programma prevedendo, appunto, interventi di rigenerazione urbana, in più ambiti, coerenti con gli obiettivi del nuovo Piano urbanistico generale (Pug). “In questo contesto urbanistico – ha affermato Carpentieri – è possibile, per esempio, dare una risposta concreta all’emergenza abitativa, attraverso nuovi alloggi a prezzi più accessibili”. Il capogruppo, in particolare, ha chiesto di prevedere alloggi Ers ma anche di edilizia agevolata e convenzionata da destinare a coloro che faticano a trovare alloggio a Modena, “come per esempio gli operatori delle forze dell’ordine, spesso costretti a lasciare la nostra città per questo motivo, indebolendo i nostri organici”. Il documento chiede inoltre di destinare al verde pubblico almeno un terzo della superficie complessiva dell’area Ex Pro latte (circa 10 mila metri quadrati), contribuendo così ad allargare, armonizzandoli, gli spazi verdi circostanti, come il parco Vittime di Utoya o quelli di Villaggio Europa e via Norvegia.

 

 

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