22/05/2023

MESE DELL’EUROPA CON IL LIBRO “LA BUONA CONDOTTA”

Mercoledì 24 maggio, in Galleria Europa, alle 18.30, la presentazione del romanzo di Elvira Mujic ambientato in Kosovo. All’incontro sarà presente l’autrice

Cosa accade se, all’indomani dell’indipendenza del Kosovo, a essere eletto sindaco di un paesino abitato per metà da serbi e per l’altra metà da albanesi è un serbo che vuole andare d’accordo con gli albanesi? Parte da qui, da una storia realmente accaduta, “La buona condotta”, il romanzo di Elvira Mujic che la stessa autrice presenterà a Modena, in Galleria Europa, mercoledì 24 maggio, alle 18.30, nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di Modena e dal Centro Europe Direct in occasione della Giornata dell’Europa.

L’iniziativa è organizzata dall’Istituto storico di Modena e dal Centro Europe Direct nell’ambito del ciclo di incontri “Europa, storie e memorie”, in collaborazione con il Comitato per la storia e le memorie del Novecento, Acit e la libreria Ubik.

In “La buona condotta” l’elezione di Miroslav, il sindaco dialogante, scatena la reazione di Belgrado che lo sostituisce con un nuovo sindaco che continui a soffiare sul fuoco della rivalità etnica facendo deflagrare gli ingranaggi di un sistema assurdo e dando vita a una storia emozionante nella quale i personaggi combattono per sfuggire a un destino che la storia e la politica hanno costruito per loro.

“La buona condotta” (Crocetti editore, 2023) è stato candidato al Premio Strega 2023, proposto da Gad Lerner che nella motivazione ha sottolineato che “Il rinforzarsi dei nazionalismi etnici o di altre identità armate le une contro le altre. La velocità micidiale con cui i messaggi d’odio viaggiano sui social media. La frustrazione di chi, invece, spendendosi per la convivenza pacifica rischia di finire tra due fuochi. Questi problemi, ovunque terribilmente attuali, in certi angoli del mondo ci paiono endemici. Tra questi i Balcani, dove si svolge ‘La buona condotta’ di Elvira Mujčić. Un romanzo che si divora con grande ammirazione per il piglio sicuro da vera narratrice con cui Mujčić è riuscita a trattare questi temi ingombranti”.

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