19/05/2023

RIFIUTI / 1 - “POTENZIARE PULIZIA E DECORO DELLA CITTÀ”

Ok del Consiglio all’odg di Carpentieri (Pd) che chiede progetti ambientali e controllo di Hera. No alla mozione (Lega Modena) su risarcimento dei cittadini multati

Aumentare le operazioni di pulizia e garantire il decoro della città attraverso azioni migliorative del nuovo sistema di raccolta rifiuti, come l’estensione in tutta la città dello “spazzino di quartiere”, lo sviluppo di progetti ambientali da realizzare con i finanziamenti, già aggiudicati, provenienti dal Pnrr e sanzionando "conclamati" comportamenti scorretti dei cittadini. Contestualmente, sollecitare l’attività di controllo e sanzione che l’agenzia Atersir è tenuta a svolgere nei confronti del gestore Hera per il rispetto del contratto di servizio e gli standard della raccolta differenziata, con particolare attenzione alle procedure di multa per abbandono dei rifiuti.

Sono le principali richieste del Consiglio comunale di Modena che ha approvato, giovedì 19 maggio, l’ordine del giorno sulle attività migliorative, informative e sanzionatorie per favorire una positiva transizione verso il nuovo sistema di raccolta. Il documento, illustrato da Antonio Carpentieri per il Partito democratico, e sottoscritto da Europa Verde-Verdi, Modena Civica e Sinistra per Modena, ha ottenuto il voto contrario di Lega Modena, Modena al Centro e Fratelli d’Italia; astenuto il Movimento 5 stelle.

Nella stessa seduta, l’Assemblea ha respinto un altro ordine del giorno sul tema presentato da Giovanni Bertoldi del gruppo Lega Modena. L’atto proponeva di risarcire i cittadini multati per aver lasciato il pattume a fianco di cassonetti resi inagibili dall’inadempienza del gestore. La mozione ha avuto il voto contrario di Partito democratico, Europa Verde-Verdi, Modena Civica, Sinistra per Modena e Movimento 5 stelle; voto a favore di Modena al Centro; astenuto il gruppo Fratelli d’Italia.

L’ordine del giorno approvato puntualizza che è giusto tutelare la maggioranza dei cittadini modenesi che rispettano le regole di conferimento dei rifiuti, contribuendo al decoro della città e soprattutto al corretto svolgimento della raccolta. Il documento specifica infatti che, a prescindere dal sistema di raccolta scelto, gli abbandoni sconsiderati e ingiustificati impattano sull’ambiente e incidono sulla tassa rifiuti (oltre 300 mila euro dal 2016 al 2019).

A questo proposito, il gestore del servizio Hera e l’Amministrazione sono tenuti a valutare le diverse dinamiche che riguardano un conferimento non idoneo del pattume: inquinamento, abbandono sconsiderato, ritardo nell’esposizione ma anche l’impossibilità di conferire per malfunzionamento del servizio, sono azioni da accertare ed eventualmente sanzionare. L’atto invita quindi a persistere in una corretta attività di vigilanza del personale autorizzato già prevista, peraltro, dal regolamento di Atersir (Agenzia territoriale dell'Emilia-Romagna per i Servizi idrici e rifiuti), aggiornato recentemente proprio alla luce delle esigenze scaturite dalla progressiva introduzione del nuovo metodo di raccolta in città.

“Durante e dopo la trasformazione del servizio – ha precisato Carpentieri – è fondamentale sia perseguire gli abbandoni ingiustificati sia rafforzare le azioni di correzione positiva dei cittadini, mentre Hera è tenuto, in quanto gestore, a garantire gli standard previsti dal contratto e il corretto funzionamento delle attività e delle attrezzature”.

L’ordine del giorno, dunque, afferma la necessità di supportare il grande cambiamento in corso, che nel mese di giugno vedrà completata la prima trasformazione del servizio in tutti i quartieri. Pulizia e decoro della città sono le principali operazioni da potenziare attraverso progetti specifici di carattere ambientale. È il caso dello “spazzino di quartiere”, esperienza già avviata nel centro storico con buoni risultati, secondo Carpentieri, della quale si chiede ora l’estensione nelle aree più periferiche. Nello specifico, questo particolare operatore riporta al referente di quartiere problematiche o necessità riscontrate dai cittadini, come la segnalazione di rifiuti abbandonati o la pulizia di punti critici, lavorando in rete con i servizi già attivi. In quest’ambito, il documento ricorda l’importanza, pure per la città di Modena, di un finanziamento di oltre 14 milioni di euro aggiudicato da Atersir e proveniente da risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Si tratta di un’opportunità che permetterà di sviluppare, in collaborazione con il gestore Hera, 35 iniziative in Emilia-Romagna per il potenziamento dei centri di raccolta.

Il documento chiede quindi di sviluppare e attuare queste azioni migliorative, da illustrare e verificare in sede di Consiglio comunale, anche con l’apporto di una commissione ad hoc per quanto riguarda i progetti finanziati dal Pnrr. Allo stesso tempo, l’ordine del giorno invita a rafforzare le attività di informazione agli utenti che attuano comportamenti non conformi al sistema di raccolta, al fine di accompagnarli al cambiamento in atto. Tuttavia, viene richiesto anche di implementare le attività di controllo sul territorio per rilevare e multare “conclamati” comportamenti scorretti. Il documento esorta infine l’Amministrazione, anche sulla scia di due recenti mozioni di Pd e Modena Civica approvate dal Consiglio comunale, a sollecitare l’attività di controllo e sanzione che Atersir è tenuta a effettuare sul gestore Hera, affinché venga pienamente rispettato il contratto di servizio e i suoi standard di qualità.

Illustrando l’ordine del giorno (respinto) sullo stesso tema, Giovanni Bertoldi (Lega Modena) ha affermato che le problematiche del nuovo sistema di raccolta, attribuibili al gestore (come cassonetti non funzionanti, mancata manutenzione o ritardo negli svuotamenti), non devono essere “scaricate” sui cittadini, “anche con forme di accertamento discutibili”. A questo proposito, il capogruppo ha condiviso perplessità per la mancata indicazione, nei verbali di contestazione, di chi raccoglie le prove della violazione: “Si tratta di chiarire – ha precisato Bertoldi – se oltre agli accertatori previsti da Atersir ci siano altre figure e quale sia la loro autonomia”. L’ordine del giorno, dunque, chiedeva di risarcire i cittadini “ingiustamente” multati per aver lasciato i rifiuti a fianco di cassonetti resi inagibili dalla negligenza del gestore: “Occorre a questo punto chiarire – ha affermato Bertoldi – cosa si intende per abbandono, quando di mezzo c’è l’inefficienza di chi gestisce il servizio”. L’atto, quindi, esortava a prevedere provvedimenti sanzionatori proprio nei confronti del gruppo Hera per l’inefficienza del servizio svolto fin qui, sollecitandolo a maggiori investimenti in mezzi e personale e a una revisione del progetto.

 

 

 

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