06/07/2023

FONDERIE VIA ZARLATI / 1 - “LO SMANTELLAMENTO È IN CORSO”

L’assessora Vandelli ha risposto all’interrogazione della consigliera Moretti (Modena al centro), firmata anche da Bertoldi (Lega Modena), sulla rigenerazione dell’area: “L’avviso pubblico sarà un’occasione per la valorizzazione”

“L’attività di smantellamento delle fonderie è iniziata nel mese di settembre con lo smontaggio degli impianti, cioè le parti elettriche e meccaniche, e dovrà proseguire con le operazioni di caratterizzazione del suolo e delle acque sotterranee che dovrà concludersi entro fine anno”.

Lo ha detto l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli nella seduta del Consiglio comunale di oggi, giovedì 6 luglio, rispondendo all’interrogazione della consigliera Barbara Moretti (Modena al centro), firmata anche da Giovanni Bertoldi (Lega Modena), sulla rigenerazione dell’area delle ex Fonderie di via Zarlati alla Madonnina.

La consigliera ha chiesto, in particolare, quali passaggi sono stati fatti dall’Amministrazione dopo la chiusura dell’impianto a gennaio 2022 con l’obiettivo di rigenerare l’area dismessa, se è stata fatta la bonifica e, in caso contrario, per quali ragioni e con che tempi si intende procedere alla stessa. Moretti ha inoltre chiesto se ci sono progetti di rigenerazione sull’area, se risultano inadempienze da parte della proprietà rispetto agli impegni assunti e se è intenzione del Comune proseguire con l’ipotesi di avvio di un percorso partecipato con soggetti istituzionali e della società civile per la trasformazione dell’area.

L’assessora ha spiegato che il settore Ambiente del Comune sta seguendo passo a passo le operazioni connesse alla fase successiva alla cessazione dell'attività, disciplinate da apposita Autorizzazione integrata ambientale in dismissione (Aia), che prevede una serie di interventi come svuotare vasche e serbatoi, rimuovere rifiuti provvedendo a un corretto smaltimento e lasciare il sito in sicurezza, nel rispetto delle prescrizioni impartite da Arpae-Sac in sinergia con gli altri enti di controllo del territorio. “Nell’Aia – ha proseguito – non è però prescritto che debbano essere demoliti anche tutti i manufatti”.

Vandelli ha poi precisato che “Fonderie Cooperative comunica periodicamente agli enti di controllo il cronoprogramma delle operazioni svolte di smantellamento degli impianti tecnologici e di allontanamento dei rifiuti prodotti dall’area dello stabilimento. Attualmente – ha continuato – è stato completato lo smantellamento dell’area di servizio fonderia, del reparto anime, della zona forno di essicazione anime e deposito casse anima, delle aree formatura, tamburo sterratore e materie prime di fusione, oltre che dell’area lavorazione terre e dell’ex area fusione, in entrambi i casi con demolizione anche delle strutture. Ora il cronoprogramma prevede lo smontaggio delle aree servizi e Fonderie Cooperative ha comunicato l’avvio delle attività di campionamento dei terreni, quindi della fase di caratterizzazione del suolo”.

Rispetto alla rigenerazione dell’area, l’assessora ha precisato che “a oggi non ci sono state interlocuzioni su proposte presentate da parte della proprietà o di altri delegati. Volevamo condurre la formazione del Pug in parallelo con l'affinamento delle norme sulla trasformabilità dell'area del Villaggio e con un focus su Fonderie cooperative – ha continuato Vandelli – ma abbiamo dovuto abbandonare quel percorso e il 22 giugno abbiamo approvato definitivamente il Pug. La prima occasione per la proprietà di dare avvio a un percorso di valorizzazione dell’area sarà quella dell’avviso pubblico per raccogliere manifestazioni di interesse di trasformazione dell’esistente che uscirà in seguito all’entrata in vigore del nuovo Piano. Le proposte – ha ricordato – verranno valutate sulla base di una serie di criteri definiti attraverso il Documento di indirizzo approvato dal Consiglio, che prevede tra l’altro premialità nel caso il privato decida di attivare un percorso partecipato in fase di attuazione di accordo operativo”. L’assessora ha inoltre ricordato che “si sta elaborando un masterplan per poter meglio coordinare le profonde trasformazioni che possono avvenire, e auspichiamo avvengano, nell’area del Villaggio Artigiano: dal recupero di fabbricati dismessi al ripensamento dell’area in chiave di mobilità sostenibile anche grazie alla presenza della Diagonale, dal riordino delle accessibilità all’incremento di dotazioni e servizi”.

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