23/01/2024

“PIÙ COERENZA STILISTICA DEGLI ARREDI URBANI IN SANT’EUFEMIA”

Approvata, con voto unanime, la mozione di Europa Verde-Verdi che chiede di ripensare nell’area la collocazione di segnaletica, panchine e porta rifiuti

Prevedere un piano di riordino estetico e funzionale di zona Sant’Eufemia coerente con gli elementi architettonici originali dell’area. È la principale richiesta dell’ordine del giorno presentato da Europa Verde-Verdi sulla collocazione degli arredi urbani in centro storico. Il documento, illustrato da Paola Aime, è stato approvato con voto unanime nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 18 gennaio.

Nelle premesse, la mozione ricorda che tra gli obiettivi dell’Amministrazione comunale rientrano il recupero e la valorizzazione del centro storico, anche attraverso interventi di arredo e decoro urbano, allo scopo di sostenere l’immagine turistica e commerciale della città. In particolare, il documento si focalizza sulla recente collocazione di nuovi arredi urbani e sistemi di dissuasione del traffico veicolare in zona Sant’Eufemia, considerando l’intervento “completamente avulso dalla realtà architettonica e spaziale dell’area, come, peraltro, in altre aree del centro storico, come in via Gallucci”. Il documento precisa, infatti, che “gli elementi collocati, come panchine e porta rifiuti, sono per dimensione e forma assolutamente ingombranti e fuori contesto”. Inoltre, ad “aggravare la situazione”, è il permanere di elementi fissi e mobili preesistenti, non più necessari e, peraltro, degradati.

“L’attuale sistemazione – ha aggiunto Aime – limita fortemente gli spazi di fruizione e non si integra in alcun modo neanche con le necessità di residenti ed esercizi commerciali. Perlopiù – ha proseguito – l’attuale sistema di segnaletica verticale compromette la suggestiva visuale prospettica sul Duomo e la Ghirlandina”.

L’ordine del giorno, dunque, chiede di prevedere “urgentemente” un piano per rendere più coerente l’area di via e largo Sant’Eufemia e via Badia con il nucleo storico e architettonico circostante. In particolare, viene chiesto di valutare la rimozione dei nuovi arredi introdotti e di procedere alla sistemazione o alla eliminazione di strutture e segnali preesistenti usurati, favorendo, inoltre, la collocazione orizzontale della segnaletica. L’atto, inoltre, chiede di avviare una revisione globale sui progetti di arredo urbano in centro storico, evitando frammentazioni progettuali e coinvolgendo residenti ed esercenti.

Aprendo il dibattito, Enrica Manenti (Movimento 5 stelle) ha affermato che tanto gli arredi urbani quanto i segnali stradali non dovrebbero ostacolare la visuale: “I primi dovrebbero scivolare davanti agli occhi, i secondi, invece, dovrebbero essere posti orizzontalmente”.

Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) ha parlato di arredi collocati in modo “abbastanza discutibile”, precisando che “sono stati appena posizionati, comportando delle spese”. Pertanto, la consigliera ha puntualizzato che quando sarà il momento di sostituirli “occorrerà molta attenzione, perché la loro collocazione è in grado di disturbare in maniera importante”.

Per il Pd, Vincenza Carriero ha sottolineato che una città come Modena “turisticamente attrattiva e con un sito Unesco, dovrebbe prendere spunto dalle grandi città europee cercando di caratterizzare in modo omogeneo anche i colori degli arredi urbani". Antonio Carpentieri ha parlato di mozione che “offre un indirizzo politico circostanziato a un pezzettino del centro storico molto bello: è giusto che il Consiglio comunale proponga di rivalutarlo, in modo più organico e coerente con l’ambiente circostante”.

Infine, Aime ha aggiunto che “non bisogna avere la smania di inserire senza contestualizzare: non si può guardare solo alla funzione delle cose, ma anche al loro valore estetico”.

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