19/01/2024

MINORI STRANIERI / 2 – TAGLIO DI 174 MILA EURO PER IL SAI

Prosegue il progetto del Comune con i 60 posti. Per il sindaco la rete nazionale andrebbe potenziata, non progressivamente smantellata come fa il Governo

Il Comune di Modena, che nel corso del 2023 ha gestito fino a 250 minori stranieri non accompagnati, è titolare di un progetto per 60 posti in accoglienza Sai per il quale è stata presentata domanda di prosecuzione fino all’ottobre 2025 integrando l’attività con due servizi volti a qualificare il sistema di integrazione, come la figura dell'esperto legale e l’alfabetizzazione. Ma il decreto ministeriale di finanziamento ha previsto un taglio del budget di 174 mila euro “determinando una inevitabile riduzione della percentuale di copertura sulle reti di accoglienza”.

Lo segnala il sindaco Gian Carlo Muzzarelli nella lettera al ministro Piantedosi insieme alle difficoltà per “i sempre maggiori e pesanti adempimenti dal punto di vista formale e amministrativo che gravano sugli Enti locali e, contestualmente, un rimborso inferiore rispetto alla quota rendicontabile a valere sul Fondo nazionale per l'accoglienza di Msna, sulla base dell'art. 1, comma 181 della L. 190/2014 (legge di stabilità 2015)”.

Il sindaco, inoltre, ribadisce la necessità di potenziare ulteriormente la rete nazionale Sai oggi portata a 6.012 posti rispetto a un fabbisogno indicativo di 20 mila. “Si tratta di numeri – spiega Muzzarelli - che inevitabilmente incidono sulla funzione propria di una rete: quella di sostegno specifico agli Enti locali che ne fanno parte; rispetto alle ultime segnalazioni inviate, nessuno di questi è stato inserito nella rete nazionale nonostante la segnalata pressione di questo Comune rispetto al flusso di arrivi, con particolare riferimento alla nazionalità tunisina che hanno agito anche con comportamenti violenti arrivati anche sulla cronaca nazionale. Abbiamo più volte segnalato le tensioni sul nostro territorio”.

Ma l’impressione del sindaco è che il Governo “stia progressivamente contribuendo allo smantellamento della rete di accoglienza Sai, sai da un punto di vista amministrativo – contabile che da un punto di vista connesso alla qualificazione della rete, e della effettiva fruizione, su scala nazione, dei posti previsti”.

In questo contesto Muzzarelli propone anche la riflessione sul collocamento di minori affetti da patologie psichiatriche o affetti da dipendenze di sostanze stupefacenti la cui presenza nel sistema di accoglienza sta aumentando in modo significativo: “Si tratta di condizioni che necessitano di una presa in carico e di un trattamento, anche rispetto al collocamento, specificatamente dedicato e adeguato a quelle condizioni. Chiedo nuovamente al Governo di predisporre posti dedicati in modo specifico a progettualità per minori con tossicodipendenze attive e affetti da patologie psichiatriche”.

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