19/01/2024

MINORI STRANIERI, MUZZARELLI: “PROBLEMI ACUITI”

Il sindaco di Modena scrive di nuovo a Piantedosi: “Mancano gli strumenti per assicurare accoglienza, inclusione e sicurezza”. E il Governo taglia le risorse

Sui flussi di minori stranieri non accompagnati (Msna) a Modena, nonostante le tante sollecitazioni dei mesi scorsi, non abbiamo registrato alcun sensibile miglioramento, anzi i problemi si sono acuiti, ed è sempre più avvertita “la mancanza di sostegno istituzionale per trovare soluzioni utili alla nostra specifica situazione territoriale”.

Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, dopo l’episodio di violenza e vandalismo all’interno di una comunità che ospita minori stranieri, ha scritto di nuovo al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “L’episodio non ha avuto conseguenze gravissime solo grazie al pronto intervento delle Forze dell’ordine – spiega il sindaco - prontamente chiamate dagli operatori della struttura”. Ma ora il rischio è la chiusura della struttura e il disimpegno del soggetto gestore vista “la totale mancanza di strumenti efficaci per assicurare accoglienza e inclusione dei ragazzi secondo gli obblighi di legge, oltre che garantire sicurezza agli ospiti e agli operatori”.

Per Muzzarelli, quindi, non è più rinviabile “una risposta concreta in merito ai problemi che stiamo sollevando da più di un anno”, rappresentati al Ministro anche di persona quando, oltre alla gestione dei migranti, si discusse dell’elevamento della Questura in fascia A e del relativo aumento di personale, nell’ambito del Patto per Modena Città Sicura.

Nella lettera il sindaco solleva diversi problemi sul sistema di accoglienza del Sai che il Governo pare voler smantellare, compreso un taglio del budget relativo a Modena per 174 mila euro, e al più generale flusso di minori stranieri che il Comune ha in carico e che “non trova la equa ridistribuzione che dovrebbe essere assicurata dal tavolo di coordinamento presso la Prefettura”.

Tra i temi sollevati c’è anche la preoccupazione per il flusso di minori di nazionalità tunisina, già segnalato nell’estate scorsa, caratterizzato da condotte pericolose e violente che sfociano spesso in aggressioni e rapine. “Si è intensifica – spiega il sindaco - la collaborazione tra le Forze dell'ordine e le Comunità di accoglienza, ma gli strumenti di cui dispongono il Servizio Sociale e il personale educativo non consentono di gestire in modo adeguato queste condotte, determinando un senso di impunità tra i minori stessi che ha conseguenze devastanti per i progetti di accoglienza”. E bisogna considerare anche la fatica e la paura del personale educativo delle comunità, che riferiscono un crescente numero di dimissioni proprio dovute alla tipologia del flusso di minori. Per Muzzarelli, quindi, è “urgentissimo, per la tenuta dell'accoglienza stessa, una rivisitazione della normativa e la previsione di strumenti più coercitivi, oltre alla previsione di strutture di accoglienza più rispondenti alla gestione di queste condotte”.

Ribadendo che il Comune non è più in grado di garantire il collocamento per tutti i minori, il sindaco spiega che per la stagione invernale ci si sta attrezzando per attivare comunque situazioni emergenziali, “ancorché non del tutto adeguate agli standard di accoglienza per persone di minore età, pur di rispondere all'esigenza di collocare in un luogo protetto i sedicenti Msna”. Ma Muzzarelli sottolinea anche l’indisponibilità ad accogliere “quei minori che si sono allontanati da strutture governative, che rifiutano i collocamenti proposti e i minori che hanno agito comportamenti pericolosi e non adeguati al contesto comunitario, sia verso gli altri minori accolti che verso il personale della struttura”.

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