26/01/2024

MUSEO CIVICO, VISITA GUIDATA ALLE SALE CAMPORI E SERNICOLI

Domenica 28 gennaio, alle 16, con la direttrice del Museo Francesca Piccinini alla scoperta dell’allestimento che ripercorre le “imprese” dei due collezionisti modenesi

È un percorso che attraversa quasi cinque secoli di storia dell’arte emiliana nelle nuove sale dedicate a Matteo Campori e Carlo Sernicoli la visita guidata al Museo Civico in programma domenica 28 gennaio alle 16.

In compagnia della direttrice del Museo Francesca Piccinini, i partecipanti potranno conoscere le “imprese” dei due collezionisti modenesi e rivedere e “toccare” alcuni vertici dell’arte rinascimentale e barocca da Dürer a Guercino, anche, per esempio, attraverso un inedito dialogo pittorico, tutto al femminile, tra Lavinia Fontana ed Elisabetta Sirani. E poi ancora nuovi percorsi virtuali, ricostruzioni 3D e avanzati touch screen per maneggiare, appunto, dipinti e preziose stampe d’epoca, riscoprendo anche le opere dei depositi museali.

La visita è gratuita fino a esaurimento dei posti, si consiglia la prenotazione (palazzo.musei@comune.modena.it; 059 203 3125).

Il progetto di riallestimento delle sale Campori e Sernicoli, riaperte a novembre, è stato curato dal Museo in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna e il coordinamento del professor Matteo Agnoletto. Tra gli obiettivi, una maggiore chiarezza del percorso espositivo, che punta anche a valorizzare il racconto delle due collezioni, donate alla città rispettivamente nel 1929 e nel 2007.

Nella sala Sernicoli si possono ammirare preziosi argenti estensi e una trentina di importanti dipinti (come quelli di Guercino, Donato Creti ed Elisabetta Sirani) collezionati dal commercialista, grazie anche alla consulenza di autorevoli storici dell’arte tra cui Federico Zeri. La collocazione dei dipinti nell’originaria Galleria creata dal marchese Campori in via Ganaceto, edificio poi bombardato nel 1944, viene ricostruita con un suggestivo video in 3D. La raccolta, che comprende anche le opere di Giuseppe Maria Crespi, Luca Ferrari, Cerano, Ludovico Lana, Nicolas Regnier e Piranesi, è arricchita anche da inedite postazioni multimediali dedicate all’approfondimento delle opere esposte e alla visione ravvicinata di un significativo numero di stampe, tra cui quelle di Albrecht Dürer, Ugo da Carpi, Canaletto e Agostino Carracci.

E nelle sale del terzo piano di Palazzo dei Musei si può ancora visitare la mostra “DeVoti Etruschi”, prorogata fino al 24 marzo. La mostra espone oltre cento ex-voto in terracotta provenienti dalla città etrusca di Veio raffiguranti devoti, statue, busti e volti di adulti e bambini ma anche parti anatomiche, membra e organi oltre a raffigurazioni di animali. Un video introduce il contesto da cui provengono i reperti e una suggestiva installazione video-sonora (realizzata da Delumen) fa rivivere i volti degli offerenti, i devoti Etruschi, rappresentati da oltre cinquanta teste e una grande statua che osservano il visitatore da un pannello incorniciato nel calco del portale dell’abbazia di Nonantola (esposto nella sala), quasi a evocare un luogo denso di spiritualità e nello stesso tempo la funzione di accoglienza di ex voto che le chiese tuttora esercitano.

Nel fine settimana, il Museo Civico è aperto dalle 10 alle 19, a ingresso gratuito.

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