01/02/2024

LEGITTIMA LA REVOCA DELLA DELEGA A LUCÀ MORANDI

Il sindaco Muzzarelli ha risposto all’interrogazione di Rossini (FdI) ricordando che era venuto meno il rapporto di fiducia. “Nessun ritardo sui regolamenti”

Ad Anna Maria Lucà Morandi le deleghe da assessora sono state ritirate rispettando le leggi con la motivazione che era venuto meno il necessario rapporto di fiducia con il sindaco. Ed è “privo di fondamento giuridico” che quell’atto non fosse conforme alla normativa, tantomeno illogico, immotivato o contrastante con l’interesse della città. È la risposta del sindaco Gian Carlo Muzzarelli all’interrogazione della capogruppo di Fratelli d’Italia Elisa Rossini che aveva, appunto, messo in dubbio la legittimità della revoca.

Durante la seduta del Consiglio comunale di giovedì 1 febbraio, il sindaco ha spiegato che nel suo provvedimento del 14 novembre non c’erano né carenze né elementi di non conformità, come sostenuto invece da Rossini, e lo ha fatto citando i riferimenti normativi e giurisprudenziali, con le diverse sentenze (dal Tar al Consiglio di Stato) che hanno riconosciuto negli anni come il venir meno del rapporto fiduciario, nell’ambito delle valutazioni di opportunità politico-amministrativa, rientri “nei profili di ampia discrezionalità dell’apprezzamento del sindaco che è alla base del provvedimento di revoca”. Una decisione che Muzzarelli ha ricordato non essere stata semplice ma della quale si è assunto “la responsabilità nei confronti della città”.

Il sindaco ha anche ricordato che nel suo intervento in Consiglio comunale aveva ringraziato Anna Maria Lucà Morandi, per il lavoro svolto come assessora, e aveva presentato nella stessa seduta del 16 novembre la nuova assessora Carmen Sagliano. Rispondendo così anche all’altro punto dell’interrogazione, sul fatto che la revoca abbia ritardato l’attività amministrativa, in particolare sul nuovo regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani.

Nessun ritardo, ha sostanzialmente spiegato il sindaco, visto che i tempi di definizione di atti di questo tipo non dipendono certo dall’identità dell’assessore e prevedono una competenza dello stesso Consiglio comunale. Muzzarelli ha ricordato, comunque, che il regolamento sui Quartieri è stato approvato il 23 novembre e “l’Amministrazione comunale, insieme alla maggioranza consiliare, ha confermato la volontà di portare a termine il lavoro sul nuovo regolamento della Cittadinanza attiva”, come già fatto, appunto, con i Quartieri.

Aprendo il dibattito dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza, Giovanni Bertoldi (Lega Modena) ha affermato che “la mancanza di fiducia è una motivazione troppo generica e insufficiente. Non mi spiego perché un’assessora che aveva lavorato bene sia stata improvvisamente revocata”. Per il Pd, Antonio Carpentieri ha richiamato le sentenze del Consiglio di Stato che confermano che un assessore può essere revocato “per opportunità politica” e che danno ampia discrezionalità al sindaco nel motivare l’atto, “che è stato corretto sia nella sostanza che nella forma”.

“Non discuto che il provvedimento di revoca fosse motivato”, ha affermato la consigliera Rossini in replica: “È stata la comunicazione al Consiglio a non essere improntata alla doverosa correttezza istituzionale. I consiglieri non sono stati messi in grado di capire le motivazioni della revoca, con uno sgarbo istituzionale di non poco conto”.

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