22/03/2024

PIAZZA SANT’AGOSTINO / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Gli interventi dei consiglieri prima dell’approvazione del documento di indirizzo per la riqualificazione e la pedonalizzazione dell’area

Il Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì 21 marzo, ha approvato il documento di indirizzo, presentato dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, per la riqualificazione di piazza Sant’Agostino, che diventerà pedonale e sarà elemento di connessione tra i diversi edifici del polo culturale costituito attorno a Palazzo dei Musei. La delibera è stata approvata con il voto a favore di Pd, Sinistra per Modena, Europa verde-Verdi, Modena civica, Movimento 5 stelle (contrari Lega Modena e Fratelli d’Italia, astenuti Alternativa popolare e Gruppo indipendente per Modena) dopo essere stata emendata su proposta degli stessi gruppi per sottolineare ulteriormente la vocazione pedonale della piazza.

Il dibattito è stato aperto da Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) che, dopo aver espresso dubbi sulla legittimità dell’emendamento (“Modifica solo la parte narrativa e non i disegni. Manca una corrispondenza tra narrato e disegnato”), ha definito la delibera “un documento di indirizzo per riqualificare, con l’aggiunta di un pezzo, soprattutto la maggioranza in vista del voto, più che la piazza”. Per la consigliera, si tratta “di un progetto, neanche dettagliato, non di connessione di Sant’Agostino con Palazzo dei Musei ma solo di pedonalizzazione, elemento ideologico che piace ad alcuni e che serve a dare attuazione a un ordine del giorno del Consiglio del 2019 finora ignorato. Inoltre – ha aggiunto – si prevede di eliminare la sosta privata a pagamento senza tenere conto che si dovrà riequilibrare il piano economico definito con Modena Parcheggi”.

Anche Enrica Manenti (Movimento 5 stelle) ha citato l’ordine del giorno, “con il quale si è iniziato un processo di pedonalizzazione del centro storico che si deve fare, con le dovute consultazioni e la giusta gradualità, ma va fatto. Abbiamo sempre detto che quello spazio doveva essere recuperato e avere funzione di connessione e quindi deve diventare una piazza, parte organica del progetto culturale dei due grandi contenitori che vi si affacciano”. Aprendo il suo intervento, Giovanni Silingardi ha ricordato che l’ordine del giorno del 2019 per la pedonalizzazione “era stato approvato da tutto il Consiglio, perché era ragionevole, come lo sono oggi la delibera e l’emendamento. E noi, restando all’opposizione, stiamo contribuendo ad apportare a questi testi modifiche coerenti con la nostra visione della città”. Nel merito del documento, il consigliere ha affermato che “stabilisce dal punto di vista politico come vogliamo quello spazio: una vetrina di ingresso alla città che apre al centro storico, invece di un parcheggio. La connessione tra i due edifici è data dalla pedonalizzazione che consentirà di usare lo spazio. Il trasporto pubblico rimane perché non ci sono alternative”.

“Finalmente stiamo compiendo un passo concreto verso la pedonalizzazione di piazza Sant’Agostino”, ha affermato Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena) aprendo il suo intervento. “Consiglio e giunta – ha proseguito – devono assumersi la responsabilità di non essere riusciti in tutti questi anni a dare seguito a una volontà politica espressa a più riprese. Questo documento ci avvicina all’obiettivo di ridare bellezza e dignità a quello spazio per renderlo fruibile a cittadini e turisti”. Per il consigliere, inoltre, con l’emendamento si rafforza la volontà di favorire gli utenti deboli, di privilegiare il trasporto pubblico, di riorganizzare la sosta eliminando completamente quella privata”.

Il documento è “un buon inizio” anche per Paola Aime (Europa verde-Verdi) che si è dichiarata soddisfatta di “consegnare alla prossima amministrazione un indirizzo che va nella direzione, sempre auspicata, di pedonalizzare la piazza e di ridurre traffico e posti auto privati anche nelle strade circostanti. E forse potremo usare meglio anche lo sciagurato parcheggio di Novi Park che speriamo torni nelle mani del Comune per organizzare meglio il piano della sosta e il trasporto pubblico”.

Diego Lenzini (Pd), primo firmatario dell’emendamento, ha sottolineato “la volontà politica di sottoporre al Consiglio questo documento, un atto che non era dovuto e che punta ad avere linee di indirizzo condivise per una pedonalità universale misurata sulle esigenze dei più fragili. L’obiettivo è dare un nuovo volto a un pezzo di città che dovrà assolvere a compiti diversi. Come lo farà lo deciderà il progetto esecutivo”.

Per Lega Modena Giovanni Bertoldi ha definito la delibera “uno spot elettorale, utile per collegarsi con il Movimento 5 stelle che ha sempre insistito sulla pedonalizzazione”. Il consigliere si è detto perplesso, sul metodo (“con un maxiemendamento presentato in seduta”) e anche sui contenuti “perché non si tratta di una vera pedonalizzazione ma semplicemente di togliere parcheggi, senza valutare quale sarà l’impatto economico delle compensazioni dovute a Modena parcheggi. Invece che fare le cose a mezzo – ha aggiunto – sarebbe stato meglio lasciare le decisioni al nuovo Consiglio eletto”.

In replica, l’assessora Vandelli ha ribadito che “quello in discussione è un documento di indirizzo, non un progetto. Stiamo dando mandato ai progettisti di realizzare in quello spazio una piazza pedonale, culturale e sociale di grande qualità. Non chiediamo semplicemente di togliere le auto. L’attuazione di queste linee di indirizzo seguirà il suo percorso, progressivo, che prevede anche l’accompagnamento degli attuali fruitori dei parcheggi a un cambio di abitudini”.

 

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