18/01/2001

""OBBLIGAZIONI META, OPERAZIONI COVENIENTI E CHIARE""

Il vicesindaco Ennio Cottafavi sui rapporti tra Comune e l'ex-municipalizzata
"Trasmettiamo una dichiarazione del vicesindaco ed assessore al bilancio Ennio Cottafavi: "In relazione alle notizie e dichiarazioni sul tema del prestito obbligazionario emesso da Meta spa, a nome dell'Amministrazione comunale è doveroso precisare che tale prestito fu emesso a seguito della cessione della rete elettrica dal Comune di Modena alla nuova società. Per tale vendita venne stabilito un prezzo di 138 miliardi, a fronte dei quali venne emesso un prestito obbligazionario per un valore complessivo di 135 miliardi e 600 milioni, composto da 55 miliardi di obbligazioni ordinarie, a un tasso annuo del 6.75% e 80 miliardi e 600 milioni di obbligazioni convertibili al tasso annuo del 5.5%. Di queste obbligazioni ne sono già state vendute diverse tranche. Una di obbligazioni ordinarie, per un valore di 16 miliardi è stata ceduta a Rolo Banca (contrattando una rivalutazione sul prezzo di emissione). Una tranche di obbligazioni convertibili è stata ceduta direttamente a Meta spa al prezzo di emissione (l'ultima cessione per un valore di 50 miliardi è del giugno 2000). La cessione di tali obbligazioni a Meta ha incontrato la duplice convenienza dell'azienda e del Comune. Per il Comune ciò ha consentito l'estinzione anticipata di mutui presso la Cassa depositi e prestiti al tasso del 7.5%, con un risparmio netto sul bilancio corrente nel 2° semestre 2000 di 1434 milioni. Inoltre così non si deve più pagare allo Stato una ritenuta del 27% sugli interessi attivi maturati che portava (e porta) per il Comune l'interesse annuo realmente percepito sulle obbligazioni al 4.9%. Per Meta spa il vantaggio è derivato e deriva dalla riduzione degli oneri finanziari, in quanto esiste un differenziale (stimabile intorno all'1.5%) tra i tassi passivi pagati al Comune per le obbligazioni e quelli ottenibili nella negoziazione con istituti di credito privati. C'è poi la possibilità di definire condizioni più flessibili a cominciare dalla possibilità di una anticipata estinzione del mutuo stesso. Si tratta pertanto di operazioni avvenute nella massima trasparenza, approvate dagli organi competenti nelle quali si è incontrata una reciproca convenienza delle parti. E' da sottolineare che, alla luce di tali operazioni, nessun istituto bancario ha acquisito alcun titolo, diretto o indiretto, su quote azionarie di Meta. Semplicemente Meta, come ogni altra azienda normalmente fa, ha attivato rapporti finanziari con istituti cui farà fronte nel corso del tempo sulla base dei contratti sottoscritti e delle valutazioni e scelte definite dal proprio gruppo dirigente. Attualmente il Comune è ancora in possesso di 30 miliardi e 600 milioni di obbligazioni convertibili e di 30 miliardi e 500 milioni di obbligazioni ordinarie. Nel bilancio 2001 è prevista l'estinzione di 15 miliardi di mutui presso la Cassa Depositi e prestiti (sempre al tasso annuo del 7.5%), con l'eventuale cessione di quote di obbligazioni ordinarie (e dunque non convertibili). Operazione che presenterebbe condizioni di convenienza analoghe a quelle riscontrate in precedenza. Su questo sono incentrate le valutazioni in corso, stante il fatto che l'estinzione dei mutui da parte del Comune potrebbe avvenire anche con operazioni di alienazioni patrimoniali. Per tanto si tratta di una operazione che non riveste carattere fondamentale ai fini della formulazione del bilancio 2001 del Comune stesso. Dunque non c'è nessuna operazione volta a spolpare o dissanguare una azienda il cui management ha operato su questi aspetti proprio al fine di costruire le migliori condizioni economiche e finanziarie dell'azienda stessa". "

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