08/11/2001

"IL SINDACO: "CONDIVISIBILI LE RAGIONI DELLO SCIOPERO""

Domani la protesta nazionale dei dipendenti pubblici promossa dai sindacati
"Si trasmette una dichiarazione del Sindaco Giuliano Barbolini sullo sciopero dei dipendenti pubblici di domani, venerdì 9 novembre: "Come Amministrazione comunale di Modena, pur consapevoli dei disagi che verranno arrecati ai cittadini (anche se restano salvaguardati i servizi pubblici essenziali), non possiamo non condividere le ragioni fondamentali dello sciopero nazionale dei lavoratori degli enti locali proclamato da CGIL, CISL e UIL per la giornata del 9 novembre. Infatti, al di là del nodo dello stanziamento delle risorse necessarie per il rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici - che è prioritario - la proposta di legge Finanziaria 2002 contiene disposizioni di carattere centralistico, che sviliscono l'autonomia organizzativa delle amministrazioni locali, segnando un brusco arretramento rispetto ad una normativa che, negli ultimi anni, aveva progressivamente valorizzato il loro ruolo in senso federalista. Mi riferisco in particolare al blocco indiscriminato delle assunzioni, previsto senza alcuna relazione con la concreta situazioni finanziaria e la tipologia dei servizi effettivamente erogati dagli enti: una impostazione che risulta particolarmente penalizzante proprio per realtà come Modena dove più ampia è la diffusione dei servizi erogati. Ma non condivisibili sono anche le norme che impongono vincoli alla contrattazione integrativa decentrata, mentre paradossalmente nel "libro bianco" del Ministro Maroni si ipotizza, al contrario, quasi la scomparsa dei contratti collettivi nazionali. Il Comune di Modena, nonostante l'esperienza di questi anni sia stata a volte faticosa e a tratti anche conflittuale per entrambe le parti, considera la contrattazione integrativa decentrata uno strumento, certo da perfezionare, ma assolutamente indispensabile per la valorizzazione degli operatori e lo sviluppo di un ambiente di lavoro sempre più al servizio dei cittadini. E' quindi inaccettabile, anche in questo caso, la previsione di vincoli e controlli calati dall'alto". "

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