30/11/2001

""INTERVENGA BERLUSCONI O SI RISCHIA IL BLOCCO""

I sindaci di Modena e Campogalliano ed il presidente della Provincia scrivono al presidente del consiglio dopo l'intervento della Sovrintendenza che rimette in discussione il tracciato dell'alta velocità
"Alla luce del decreto di vincolo su villa Vandelli-Dallari, emanato nei giorni scorsi dalla Sovrintendenza regionale ai beni artisti e architettonici, decreto che di fatto contrasta con quanto approvato in sede di conferenza di servizi circa il tracciato modenese della linea ferroviaria ad alta capacità, il sindaco di Modena Giuliano Barbolini, il presidente della Provincia Graziano Pattuzzi e il sindaco di Campogalliano Giorgio Baroni hanno deciso di rivolgersi direttamente al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Nel documento sottoscritto dai tre amministratori modenesi si sollecita un intervento sulla base della Legge 400 che, in caso di conflitto tra organi dello Stato, attribuisce alla presidenza del consiglio il potere straordinario di annullamento di atti delle amministrazioni dello Stato stesso. "A fronte del provvedimento della Sovrintendenza - spiegano Barbolini, Pattuzzi e Baroni - abbiamo ritenuto doveroso questo intervento. Il decreto della Sovrintendenza è in evidente contrasto con quanto noi amministratori abbiamo sottoscritto in sede di conferenza dei servizi. Una conferenza dei servizi, nella quale sono rappresentati il governo attraverso diversi ministeri, che aveva discusso in più passaggi proprio del caso di villa Vandelli-Dallari. Nell'ultima convocazione della conferenza, quella del 24 luglio 2000, si era proprio approfondita la valutazione dei tracciati in relazione al passaggio a ridosso di questa villa. In quella sede si prese atto del parere del Comitato di settore del ministero per i beni ambientali e architettonici che confermava la scelta di un tracciato che ora la Sovrintendenza, disattendendo il parere del Comitato stesso, rimette in discussione". "Il provvedimento della Sovrintendenza- proseguono i tre amministratori modenesi - rimette di fatto in discussione tutti gli accordi presi tra le nostre amministrazioni ed i ministeri. Ed è proprio in base a quegli accordi che erano state attivate le procedure per la concessione delle autorizzazioni ai soggetti incaricati di realizzare l'opera. La situazione attuale ci mette nella condizione di dover sospendere ogni autorizzazione, rilasciata o da rilasciare, in attesa di un chiarimento definitivo. Il nostro auspicio è che il presidente del Consiglio voglia rapidamente risolvere il contrasto determinato dalla presa di posizione della Sovrintendenza e così ripristinare le condizioni per portare avanti un'opera essenziale per lo sviluppo delle infrastrutture trasportistiche del nostro paese, ma alla quale sono legati anche una serie di altri interventi di qualificazione del sistema infrastrutturale del territorio modenese" . "Vogliamo anche cogliere l'occasione di questa nostra dichiarazione congiunta - concludono Barbolini, Pattuzzi e Baroni - per esprimere il nostro più sentito cordoglio per il lavoratore che ha perso la vita nella giornata di ieri proprio nei lavori preliminari legati alla realizzazione della nuova linea ferroviaria. Il nostro cordoglio alla famiglia e ai colleghi si accompagna alla determinazione, che siamo certi è condivisa dalla stesse imprese realizzatrici, per garantire che un'opera così importante possa essere realizzata con le più alte garanzie di sicurezza per i lavoratori interessati, ma anche per tutta la collettività" "

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