06/11/2001

TELEFONIA, REGOLAMENTO APPROVATO ALL'UNANIMITA'

Tutti i gruppi consiliari a favore, con la sola astensione di Forza Italia. Votati 24 emendamenti . Apprezzamento generale per il positivo confronto
"Il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità, col voto favorevole dei gruppi Ds, Democratici, Udeur, An, Rifondazione, Modena a Colori, Ccd e con l'astensione del solo gruppo di Forza Italia, il regolamento per l'installazione e l'esercizio degli impianti per la telefonia mobile. Il voto, su un tema da tempo al centro dell'attenzione nell'opinione pubblica, è arrivato dopo un lungo percorso di consultazione e confronto, sia tra i gruppi consiliari che anche con le circoscrizioni, le associazioni dei consumatori e dei cittadini. Decisivo, per arrivare al pronunciamento così ampio registrato ieri in aula, è stato il rinvio deciso nel consiglio comunale di lunedì scorso, 29 ottobre, col quale la discussione sul tema è ritornata in commissione consiliare. Dalla commissione è scaturita un'intesa, raggiunta col contributo del Codacons, che ha portato al ritiro dei 20 emendamenti presentati da An e dei 6 presentati da Forza Italia, e alla presentazione di 24 nuovi emendamenti espressione unanime di tutti i gruppi consiliari (sui singoli emendamenti ha votato a favore anche Forza Italia che si è poi astenuta solo sul documento complessivo). Il regolamento ha la sua novità più rilevante nel superamento del regime di concessione edilizia per le nuove installazioni, e nell'affermare invece che si tratta di autorizzazioni "a termine" di durata pari a quella del titolo di godimento dell'immobile o dell'area su cui è situato l'impianto (dunque ad esempio, la durata dell'accordo con il proprietario dell'edificio su cui si intende installare una nuova antenna). Si conferma poi il sistema di programmazione annuale da parte dei gestori e stabilisce che sia effettuata che sul programma nel suo complesso e su ogni singolo impianto previsto sia effettuata un'istruttoria secondo tre orizzonti valutativi. I tre campi soggetti a valutazione, col concorso di ARPA e di AUSL, che deve esprimersi sugli aspetti di tutela sanitaria, sono quelli dei requisiti radioelettrici (cioè legati alle emissioni dei ripetitori), quelli dell'impatto paesaggistico e quelli di compatibilità urbanistica (in termini di eventuali vincoli indotti dall'uso del territorio). Nella bozza di regolamento, relativamente ai parametri radioelettrici si opera poi una distinzione tra requisiti "cogenti" (quelli previsti dalla legge e che quindi devono essere rispettati) e requisiti "consigliati" (cioè 3 V/m, che sono più restrittivi di quelli di legge e il cui rispetto permette di conseguire benefici nel procedimento). Il documento prevede infine l'individuazione di norme e prescrizioni di carattere estetico circa la realizzazione dei nuovi impianti e individua anche una potestà del Comune per delocalizzare o bonificare impianti esistenti. Gli emendamenti proposti e approvati, oltre a specificare e dettagliare diversi aspetti, si sono incentrati in particolare sull'articolo 39 col quale l'amministrazione è impegnata a realizzare cartografie tematiche del territorio urbano nelle quali sia definita l'attitudine (dall'assoluta inidoneità alla più o meno condizionata vocazione) ad ospitare impianti in relazione a fattori quali la densità abitativa o la presenza di altre sorgenti di emissioni elettromagnetiche. L'obiettivo è arrivare così a una sorta di contingentamento delle nuove installazioni. La procedura cui sono sottoposti i nuovi impianti ha una sostanziale analogia con le procedure di VIA (Valutazione di impatto ambientale). Aprendo il confronto in aula, l'assessore all'ambiente Mauro Tesauro ha sottolineato "la positività di un confronto che la giunta ha voluto sviluppare con determinazione vista l'attenzione con cui l'opinione pubblica segue questo problema. E' importante dire che la volontà di dialogo c'è stata da parte di tutti i soggetti, dalla giunta, alle minoranze ai comitati di cittadini, e non solo di qualcuno. Gli emendamenti approvati non stravolgono certo l'impostazione del regolamento, ma anzi la confermano e la rafforzano in diversi aspetti e nel suo impianto innovativo che mira a garantire in pieno i diritti dei cittadini". Vittorio Corsini del Ccd ha detto che "su questo tema si sono spese tante parole, ma l'esito del confronto ci dice che non sono state spese invano. L'accordo di oggi rappresenta uno dei momenti più significativi di questa consigliatura: possiamo presentarci ai cittadini dicendo che abbiamo fatto un buon lavoro". Paolo Casolari, capogruppo di An, ha ricordato il lungo impegno del suo gruppo su questo tema anche in rapporto ai comitati di cittadini. "Con questo regolamento abbiamo fatto un importante lavoro sulla definizione di regole e come An ritenevamo importante essere soggetti attivi in tal senso. Particolarmente importante è il lavoro fatto per arrivare a individuare delle zone urbanistiche omogenee rispetto alle quali valutare l'installazione dei nuovi impianti". Di un voto importante ha parlato anche il consigliere Ds Antonio Finelli: "E' un voto importante nella sostanza ma anche per il metodo seguito. Di fronte a una questione molto sentita in città la giunta ha dimostrato volontà di ascolto e capacità tecnica di elaborazione. Un plauso va anche al contributo che è venuto da associazioni come il Codacons che hanno fatto uno sforzo importante per entrare nel merito di una proposta che vuole garantire l'efficienza di un sistema di comunicazione, ma anche dare garanzie a tutela della salute dei cittadini". Ha preso positivamente atto dell'accordo raggiunto anche il consigliere Ercole Toni del gruppo Ds così come Leonarda Leonardi pure del gruppo Ds che ha ribadito come "il regolamento non sia un traguardo finale ma un punto di partenza, entro un impegno volto a combattere col massimo di trasparenza una emotività spesso presente nell'opinione pubblica". Antonio Verna di An, ha proposto un emendamento poi approvato, col quale si stabilisce che il 30% del ricavato da eventuali sanzioni sia destinato a interventi di tutela e risanamento ambientale. Francesco Frieri di Rifondazione, pur prendendo atto che la legge non consenta di applicare in Italia il roaming (cioè la cooperazione tra diversi gestori nell'uso di medesimi impianti) ha apprezzato l'impianto del regolamento modenese. Frieri ha poi espresso l'auspicio che "le forze del Polo siano portatrici a Roma dei contenuti sostenuti qui a Modena a tutela della salute e del rispetto dei limiti". Olga Vecchi di Forza Italia ha criticato la giunta per "essere rimasta troppo tempo alla finestra, permettendo che sorgessero antenne come funghi anche a ridosso di luoghi sensibili come ospedali e scuole". Vecchi, pur precisando che Forza Italia "non vuole eliminare le antenne, ma sistemarle nei luoghi giusti", ha aggiunto che "se non ci fossero state le sollecitazioni delle minoranze e dei cittadini avremmo avuto un regolamento pieno di pecche e di errori" e che "comunque nutriamo dubbi sulla volontà di operare concretamente, sia sul piano delle bonifica che dei controlli, da parte di questa amministrazione". Parere positivo invece da parte di Antonio Maienza, dell'Udeur che ha ribadito come "questo regolamento interessi da vicino la vita di tanti cittadini e costituisca dunque una strumento importante per mantenere aperto un canale di dialogo a fronte di una precisa presa di coscienza dell'opinione pubblica". Danilo Bassoli del gruppo Ds ha criticato i giudizi espressi da Olga Vecchi, ricordando le cose fatte dall'amministrazione comunale e le leggi in materia approvate dal centro sinistra a livello nazionale e regionale. "Ora a Modena abbiamo uno strumento che dà ai cittadini garanzie importanti e precise. Ma è chiaro che se da parte dell'attuale governo, come pare, si deciderà di alzare il limite attuale dei 6 volt/metro, allora anche le nostre scelte saranno da ridiscutere per non rinunciare alle garanzie e alle tutele che oggi ci siamo dati". Giorgio Barbolini di Forza Italia, nell'annunciare il voto di astensione del suo gruppo sull'intero regolamento ha ribadito il ritardo della giunta nel dare risposte alle domande dei cittadini. "Il nostro è un voto che tiene conto di un rapporto complessivo tra maggioranza e opposizione e perciò, pur dando atto del dialogo nel merito che c'è stato, non possiamo non astenerci, per i dubbi di fondo sulla volontà di questa amministrazione". Davide Torrini di "Modena a colori" ha motivato il voto favorevole del suo gruppo, "un voto che non va caricato di contenuti politici impropri ed eccessivi", col fatto che si è realizzato "un positivo lavoro di dialogo, nel quale è stato decisivo il ruolo dei cittadini e delle opposizioni. Risultato di tale dialogo, su un tema così complesso e delicato, spero possa essere"

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