16/03/2001

IN UN ANNO, IN 102 DAL DIFENSORE CIVICO

Almeno quaranta i casi risolti con soddisfazione del ricorrente La relazione del Difensore civico, dottor Renzo De Biase e il dibattito
"Centodue casi affrontati di cui più di quaranta con riscontro positivo per il cittadino e trenta ancora in fase di istruttoria. Pollice verso, invece, per i restanti 30 casi, tutti trattati con esito negativo. Il dottor Renzo De Biase, difensore civico da poco più di un anno del Comune di Modena, ha scelto la strada dei dati, pochi ma significativi, per fare il punto sulle attività svolte dal suo ufficio nel 2000. Lo ha fatto ieri, giovedì 15 marzo, in Consiglio comunale in occasione dell'annuale relazione di consuntivo. Dodici mesi segnati da tante conferme. Conferme fatte di numeri, largamente in sintonia con i risultati degli anni passati, ma anche e soprattutto conferme di contenuto segnate da un crescente rilievo della figura e della funzione della difesa civica. Anche nella suddivisione delle "colpe" non ci sono grosse novità. Il primato delle istanze inoltrate spetta al settore della Polizia municipale con 18 casi trattati dal Difensore. Seguono a breve distanza, così come era avvenuto lo scorso anno, il settore Sanità e servizi sociali, il settore Ambiente e il settore Traffico e viabilità rispettivamente con 16 14 e 10 casi. Chiudono invece la graduatoria i settori Gestione e controlli e Cultura-sport con 2 casi. Numeri, ma non solo. Il dottor De Biase nella sua relazione non rinuncia a sollecitare la Giunte e il Consiglio ad attivarsi affinchè l'istituto del Difensore civico diventi "di casa" fra i cittadini. Servono strumenti adeguati di comunicazione per garantire all'ufficio una reale funzione promozionale del diritto. Tra gli aspetti problematici da affrontare, De Biase ha poi aggiunto la necessità che nell'ordinamento nazionale sia introdotta la possibilità che l'intervento del difensore civico valga ad interrompere l'eventuale termine di decadenza fissato per il ricorso amministrativo. Nel merito delle tipologie dei ricorsi, Renzo De Biase ha fornito un quadro dettagliato dei casi trattati. Tra i provvedimenti del settore della Polizia municipale - ha sottolineato De Biase - si è potuto verificare, talvolta, una eccessiva fiscalità, così come in molti casi trattati in cui il cittadino ha avanzato richiesta di risarcimento danni per lesioni causate verosimilmente da dissesti stradali o marciapiedi rotti è necessario esplorare con maggior convinzione la strada della mediazione. Più in generale, poi, serve promuovere una cultura della figura del Difensore civico tale da non essere vissuta dalla pubblica amministrazione come un problema ma come una opportunità. Unanimi sono stati i giudizi positivi proposti in aula dal dibattito. Per Davide Torrini (Modena a Colori), il Consiglio deve assumere iniziative specifiche tese a far conoscere ruolo e funzioni dell'ufficio del Difensore civico cjhe deve diventare sempre più punto di riferimento per i cittadini che hanno "impatti" con l'Amministrazione comunale. Anche Giorgio Pighi (DS) ha apprezzato la l'ampiezza e la qualità dei contributi forniti dalla relazione. Da un lato occorre lavorare pr la promozione del servizio e delle sue competenze. Dall'altro è importante operare affinche si producano sinergie tra i vari ambiti della pubblica amministrazioni, sinergie finalizzate a contenere al massimo il contenzioso con i cittadini. Nella relazione del dottor De Biase, ha detto Gianpaolo Verna (An), leggo una vera e propria proposta quadro di quello che dovrebbe essere la funzione del Difensore civico. Una funzione non da vivere come una sorta di sgradita controparte ma come difensore del cittadino. Il prossimo anno vedremo, ha poi concluso Verna, se l'Amministrazione comunale avrà fatto tesoro dei suggerimenti proposti dalla relazione. Anche Antonio Maienza (Udeur) ha apprezzato i toni e i contributi innovativi offerti al dibattito dal dottor De Biase. In essi trovo una grande professionalità. Nel lavoro fin qui svolto, c'è tutto il senso del rapporto diretto con i cittadini, dell'essere di un ufficio sempre più visto come "l'avvocato dei poveri", dei più indifesi. Vittorio Corsini (Ccd) si è soffermato ancora una volta sulla necessità di pubblicizzare ulteriormente il ruolo del Difensore civico, vera e propria opportunità e risorsa al servizio dei cittadini. Infine, Francesco Signorile (Fi) ha con piacere sottolineato l'unanime consenso registrato in aula dalla relazione. Anche il nostro gruppo condivide la necessità di far conoscere al meglio le funzioni del difensore civico, così come ritenuamo opportuno che il Consiglio comunale si faccia interprete presso l'Anci affinche l'intervento del difensore civico valga anche ad interrompere l'eventuale termine di decadenza previsto per il ricorso amministrativo. Parole di apprezzamento per il modo generoso, competente e scrupoloso con cui il dottor De Biase interpreta le sue funzioni di Difensore civico sono venute anche dal sindaco, Giuliano Barbolini. Condivido la giusta proposta di promuovere ulteriormente tra i cittadini il ruolo dell'ufficio del Difensore civico. Leggo però con altrettanto interesse il non elevato numero di casi trattati come un riflesso di una situazione non particolarmente ad alta contenziosità frutto, io credo, di una pratica quotidiana di rapporti diretti con i cittadini. Barbolini ha poi proposto di verificare, insieme, la possibilità di dar vita ad una sorta di sportello unico del Difensore civico pensato in rete insieme alle altre amministrazioni pubbliche locali e periferiche dello Stato. "

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