14/04/2001

"ARLETTI AL POLO: "CHI ESCE DALL'AULA NON VUOLE DISCUTERE""

La presidente della Circoscrizione 3 replica ai consiglieri di An e Forza Italia
""Se i consiglieri di An e Forza Italia non fossero usciti dall'aula prima dell'inizio dei lavori avrebbero avuto risposta alle loro interrogazioni, come del resto era previsto dall'ordine del giorno". Così Simona Arletti, presidente della Circoscrizione 3 (Buon Pastore, Sant'Agnese, San Damaso) replica ai consiglieri di opposizione che hanno annunciato una mozione di sfiducia nei suoi confronti dopo l'ultima seduta. "Non è affatto vero - precisa Arletti - che le interrogazioni di An e Fi vengano sistematicamente rinviate da un consiglio all'altro, come del resto dimostra il consiglio di mercoledì 11 aprile. Così come non è vero che i consigli vengano convocati in giorni diversi da quelli concordati con tutte le forze politiche. Il giorno stabilito è il giovedì (anticipato questa settimana a mercoledì per rispetto a chi riteneva di partecipare alle celebrazioni della settimana pasquale). Tuttavia può accadere che in casi particolari - per esempio la presenza di un assessore ai lavori del Consiglio di circoscrizione - il giorno debba essere spostato. Si tratta comunque di eccezioni e non della regola. Per quanto riguarda il ritardo, peraltro molto contenuto, della messa a disposizione ai consiglieri delle proposte di delibera iscritte all'ordine del giorno - che per regolamento devono essere disponibili almeno 48 ore prima - ho segnalato il ritardo ai responsabili amministrativi e al dirigente del decentramento e mi auguro che i tempi vengano rigorosamente rispettati. Detto questo - conclude Simona Arletti - non posso non osservare che la partecipazione alle attività del consiglio è fatta sì di aspetti formali, ma certamente e soprattutto di aspetti sostanziali. Il ripetuto tentativo dei consiglieri di An e Fi, con una sola lodevole eccezione, di fare mancare il numero legale, cosa che peraltro non si è mai verificata, testimonia di un bizzarro concetto del dibattito politico e sottovaluta il prezioso contributo che le opposizioni sarebbero tenute a dare". "

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