09/12/2002

APPROVATO IL NUOVO REGOLAMENTO DELLE CIRCOSCRIZIONI

Voto favorevole dalla maggioranza con l'astensione di tutti gli altri gruppi
" Circoscrizioni sempre più centrali nel nell'azione di governo politico della città. E' questo il senso del nuovo regolamento dei consigli di circoscrizione approvato nel tardo pomeriggio di oggi dal Consiglio comunale con il voto favorevole di tutti i gruppi di maggioranza, dai Ds alla Margherita, all'Udeur, con l'astensione di Fi, Modena a Colori e la non partecipazione al voto di An. Molte le novità introdotte dal nuovo articolato, tutte finalizzate a garantire maggior peso al ruolo delle Circoscrizioni cittadine, sia sul piano politico, ma soprattutto - come ha ricordato Antonio Maienza, presidente della commissione affari istituzionali, che ha illustrato in aula la proposta - per ancorarle sempre più al territorio per essere primo riferimento delle istanze promosse dai cittadini. Un testo - quello licenziato dal Consiglio - preceduto da lungo cammino di confronto all'interno della Commissione affari istituzionali e ovviamente in stretto rapporto con le circoscrizioni stesse. Il nuovo regolamento, che aggiorna quello del 1995, è composto da 44 articoli, contro i 50 del precedente. La sua impostazione si fonda su alcune scelte di base già definite, come l'elezione a suffragio universale dei consiglieri (ricordiamo facoltativa ma non obbligatoria secondo la legge) e con un premio di maggioranza portato dal 55% al 60% per la lista (o le liste collegate) che raggiungono almeno il 40% dei voti validi. Ma vediamo in concreto le novità del regolamento. All'articolo 3 si stabilisce che le Circoscrizioni si configurino come "primario punto di riferimento istituzionale e di comunicazione con l'associazionismo". All'articolo 5 vengono poi definiti e puntualizzati i termini di partecipazione alle scelte amministrative del Comune da parte delle Circoscrizioni. Infatti il sindaco e gli assessori sono chiamati a "coinvolgere con tempestiva comunicazione i presidenti su una serie di argomenti (elaborazione della Relazione previsionale e programmatica, programmi di investimento, strumenti urbanistici generali e attuativi, indirizzi per l'informazione ai cittadini, criteri di accesso ai servizi educativi e di assistenza, erogazione dei servizi di interesse delle Circoscrizioni). L'obbligo di tempestiva comunicazione riguarderà anche le materie del commercio, ambiente, traffico e trasporti. All'articolo 6 si precisa che le Circoscrizioni esprimono parere obbligatorio sul Programma triennale delle opere pubbliche, e danno un parere sui singoli progetti preliminari di opere, nonché su quelli definitivi (qualora questi ultimi comportino modifiche rilevanti rispetto ai preliminari). All'articolo 9 vengono meglio specificate alcune funzioni attribuite alle Circoscrizioni, in particolare la gestione dei punti lettura decentrati, l'individuazione delle aree di intervento per le guardie ecologiche e la promozione e il sostegno dei gruppi di volontariato. Quanto al funzionamento degli organi istituzionali, si stabilisce la decadenza dei consiglieri dopo 4 assenze consecutive non giustificate. Interpellanze e interrogazioni, che devono riguardare il territorio circoscrizionale e le attività e le funzioni proprie della Circoscrizione, devono essere trattate, di norma, entro 60 giorni dalla data di iscrizione. Il Collegio dei presidenti di circoscrizione incontra la giunta nella fase preparatoria del bilancio di previsione. Il nuovo regolamento prevede poi il 15 ottobre come data entro cui approvare la relazione previsionale di programmazione circoscrizionale. Quanto ai criteri per la ripartizione delle risorse finanziarie da parte della giunta (art. 31 bis) si introducono tre criteri: il dato storico dell'ultimo quinquennio, le esigenze e quantità della popolazione, delle organizzazioni del terzo settore e dei servizi scolastici presenti sul territorio e, infine, la valenza dei progetti in rapporto alle esigenze della città. Intervenendo nel dibattito l'assessore al decentramento, Mauro Tesauro, ha ricordato l'obiettivo centrale del progetto di riforma: valorizzare al massimo le funzioni politiche delle circoscrizioni, a suo dire sempre più fondamentali nella elaborazione delle scelte di governo della città ma anche per questo necessariamente sempre meno contenitore ascettico di servizi. Critico l'intervento del presidente della circoscrizione Centro storico, Carlo Pallotti, per il quale con la revisione adottata si è persa una grande occasione per fare uscire le circoscrizioni dalla grave crisi che stanno vivendo. Di fatto si è proceduto con u n semplice restauro di facciata anche perché da parte della maggioranza è mancata la volontà di dare alle circoscrizione un nuovo e più compiuto profilo, un ruolo concreto e preciso. Il suo è stato un vero e proprio invito a non votare la proposta a suo dire "destinata a diventare la pietra tombale delle circoscrizioni". Di ben altro avviso Giordano Barbieri, presidente della Circoscrizione 2. Il nuovo regolamento ha introdotto importanti condizioni aggiuntive per lo svolgimento della nostra attività, per lavorare di più e meglio sui problemi della città. Non credo - ha poi aggiunto Barbieri - fosse innovativo ragionare di nuovi poteri, di budged più corposi o di possibili diritti di veto. Credo invece - e così è stato - servisse garantire alle circoscrizioni un ruolo politico preciso, di partecipazione diretta alla formazione della grandi decisioni che riguardano il quartiere e più in generale la città. Sulla centralità politica delle circoscrizioni si è soffermato anche l'assessore al centro storico, Stefano Bonaccini. C'è bisogno di consolidare un ruolo per le circoscrizioni fatto prima di tutto di rappresentanza territoriale anche se io credo, ha detto, non va dimenticato il dato più generale che a Modena come in tutto il Paese c'è un problema che si chiama crisi di rappresentanza e della partecipazione. Si poteva osare di più , ha detto Francecso Signorile di Fi che ha comunque riconosciuto al nuovo regolamento alcuni importanti contributi sul fronte della individuazione del ruolo e del profilo delle circoscrizioni. Penso - ha detto - alla precisazione rafforzativa in materia di pareri preventivi, a cominciare dalle opere pubbliche. Per Simona Arletti, presidente della Circoscrizione 3, colorare lo stato delle circoscrizioni in termini quasi comatosi non solo non si fa un buon servizio al rinnovamento delle forme della partecipazione, ma non corrisponde al vero. Quando in una Circoscrizione come la mia si intrecciano rapporti quasi quotidiano con oltre cento associazioni o si esaminano, contribuendo poi alla realizzazione, più di 140 proposte esterne per altrettante iniziative trovo forzato parlare di una istituzione in crisi. C'è invece un problema di presenza politica, di rappresentatività politica di questa realtà, di partecipazione ai progetti e mi pare che questo nuovo regolamento offra importanti opportunità in questa direzione. La crisi del governo partecipativo delle circoscrizioni - ha detto Paolo Casolari (An) - è evidente a Modena e non solo a Modena. Purtroppo non si è voluto affrontare fino in fondo questo tema. Non si è scelto come si intende disegnare il futuro delle circoscrizioni. La strada scelta è stata unicamente di semplice riordino dell'esistente, una riformetta che non rilancia certo il ruolo delle circoscrizioni. Credo sia importante - ha detto Giorgio Pighi, capogruppo dei Ds - ragionare insieme su cosa sono le circoscrizioni. Per sono e dovranno sempre più essere il perno, il fulcro centrale della partecipazione, l'istituzione che ascolta, che parla con i cittadini. Se questa è la circoscrizione, il nuovo regolamento non fa che razionalizzare e rafforzare questo percorso per rifuggire da idee fatte unicamente di funzioni gestionali, magari delle piccole cose, minime, marginali alla più generale macchina comunale. Un ruolo questo che io considero avvilente. Davide Torrini (Modena a Colori) ha criticato le scelte compiute dalla maggioranza, troppo minimali, lontane dalla necessità di cambiamento. Mi è parso di cogliere una sinistra e con essa l'intera maggioranza attenta solo a rafforzare la sue chiusure in un fortino senza futuro. E' stata di fatto una grande occasione persa. Per Achille Caropreso (Fi) così come sono visibili certi segnali di crisi anche all'interno dei consiglio comunali - crisi di identità e di ruolo prima di tutto - anche per le Circoscrizioni il tema che abbiamo di fronte è quello di un forte ripensamento in materia di strumenti partecipativi. Guai però pensare a scorciatoie. Ogni rinnovamento istituzionale ha bisogno dei suoi tempi e soprattutto non può essere legato al contingente ma deve essere concepito per durare nel tempo. Anna Bulgarelli, presidente della circoscrizione 4, si è soffermata sulla necessità di rinnovamento che ormai da tempo il vecchio regolamento evidenziava. Troppi erano le situazioni in cui l'articolato del 1995 lasciava spazio a diverse interpretazioni. Ora è certamente più applicabile ma soprattutto disegna una circoscrizione più istituzionalmente politica, più attenta ai grandi progetti sui quali, ora e non prima, può giocare un ruolo centrale, da protagonista. Il problema vero - ha detto Francesco Frieri, capogruppo di Rifondazione Comunista - è quello di capire se questo nuovo regolamento garantisce più democrazia o meno. La risposta non è facile. Di sicuro non c'è stata la capacità di affrontare il nodo della crisi della democrazia rappresentativa. Occorreva capire se c'erano altre strade. "

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