21/05/2002

OMAGGIO A VALENTI, MAESTRO DEGLI ARCHIVI

Il 23 e il 24 maggio Modena celebra lo studioso modenese 82enne con un convegno al quale partecipano i massimi esperti italiani. Un volume raccoglie i suoi scritti
"E' dedicato alla figura dell'archivista modenese 82enne che ha dedicato la propria vita allo studio dei documenti e alla loro conservazione il convegno di studi dal titolo "L'apporto del pensiero di Filippo Valenti alle discipline archivistiche", in programma il 23 e il 24 maggio alla Sala Leonelli della Camera di commercio, in via Ganaceto 134. L'iniziativa, che prevede 17 interventi, è organizzata da Archivio storico comunale, Direzione generale per gli archivi, Soprintendenza archivistica, Ibc, Archivio di Stato, Anai e Deputazione di storia patria, parteciperanno i massimi esperti nazionali (informazioni al numero 059 200450). L'occasione del convegno è offerta dalla recente pubblicazione del volume "Scritti e lezioni di archivistica, diplomatica e storia istituzionale", che a cura di Daniela Grana raccoglie i più importanti testi di Valenti dedicati all'archivistica teorica, alla didattica, all'inventariazione e alla diplomatica. È la prima volta che questi saggi, articoli e dispense vengono organizzati in un'opera che inquadra il lavoro quarantennale dello studioso modenese. Le più recenti teorie di archivistica, rimodellate e ripensate dagli studiosi alla luce dei nuovi contributi informatici, trovano nelle pagine di Valenti, scritte quando i sistemi computerizzati muovevano solo i primi passi sperimentali, anticipazioni e indirizzi teorici di grande interesse. Nato a Modena nel 1919, Filippo Valenti ha lavorato a Bologna dopo la guerra con Giorgio Cencetti (il cui manuale è ancora una delle "bibbie" per i giovani studenti) e nel 1960 ha assunto la carica di direttore dell'Archivio di Stato di Modena, del quale sistemò e inventariò l'Archivio Segreto Estense. Divenuto membro del Consiglio Superiore per gli Archivi, ha insegnato Archivistica all'Università di Bologna e Archivistica e Diplomatica nelle Scuole degli Archivi di Stato di Modena, di Parma e di Mantova. Si è ritirato dalla professione nel 1985. "

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