02/07/2002

VIA SARAGOZZA, L'ESPERIENZA DELLA POMPOSA

L'assessore Ennio Cottafavi interviene sul grido d'allarme di Licom Lapam
" Grido d'allarme di Licom e Lapam Federimpresa per Via Saragozza e via San Pietro. L'appello per salvare il commercio è dei rispettivi presidenti, Silvia Manicardi e Gianni Valentini per i quali, com riporta stamane la stampa, urgono incentivi ed iniziative. Sul tema, si trasmette un intervento del Vice Sindaco, assessore alle politiche economiche, Ennio Cottafavi. "La proposta di Licom e Lapam Federimpresa di "attivare al più presto incentivi e iniziative per salvare il commercio in Via Saragozza e Via San Pietro " la trovo piena di ragioni. L'area, per una lunga serie di trasferimenti di funzioni ed uffici, sta diventando commercialmente sempre più fragile e debole. Trovo, poi, particolarmente positivo il fatto che il "grido d'allarme" non abbia rinunciato ad essere un "grido" costruttivo, a tutto campo. Per quanto ci riguarda, come Comune, voglio ricordare che già nei mesi scorsi abbiamo deciso di mettere proprio la zona di Via Saragozza - Piazza XX Settembre al centro del prossimo Progetto di Valorizzazione Commerciale, sul quale abbiamo già seriamente cominciato a ragionare. Stiamo lavorando per attivare al più presto, in questa area del nostro Centro Storico, un intervento su più piani che contiamo possa portare gli stessi positivi risultati di intervento attivati dal Progetto di Valorizzazione Commerciale della Pomposa. La nuova identità della Pomposa auspicata dagli obiettivi di progetto inizia infatti a prendere concretamente forma: nei prossimi mesi apriranno complessivamente una quarantina di nuove attività originali e qualificate, che contribuiranno in modo fondamentale a riportare vivacità e frequentazione nella zona. Certamente non sarà possibile replicare tout court gli interventi attivati sull'area della Pomposa. Ogni area ha una sua caratterizzazione, una propria specificità, una propria storia che portano a potenzialità diverse. Per questo è particolarmente importante coinvolgere gli attori presenti sul territorio e concertare insieme a loro i migliori percorsi di valorizzazione e recupero. E' un metodo di lavoro che presenta tempi mediamente più lunghi ma che, come abbiamo già sperimentato, porta a risultati molto positivi". "

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