29/08/2002

""NUBIFRAGIO, VERIFICHE IN CORSO CON LA REGIONE ""

"L'assessore Bonaccini: "Pronti al via alcuni interventi strutturali sul sistema fognario. Sui danni prosegue la stima, ma per i risarcimenti strada difficile" "
"Trasmettiamo una dichiarazione dell'assessore ai lavori pubblici Stefano Bonaccini: "Nell'incontro avuto oggi assieme alla Provincia ed ai responsabili dell'Aipo e della Protezione civile, si sono comunemente definite alcune linee operative di intervento dopo il nubifragio che ha colpito la città lunedì scorso. Sul piano degli interventi strutturali legati al Naviglio e al sistema idrico, il Comune di Modena, già a partire dal 2003, avvierà come previsto l'intervento relativo al terzo lotto del collettore fognario di levante, che consentirà di ridurre l'apporto di acque al Naviglio stesso. Questa opera, del costo di 2.500.000 euro, si affianca alla realizzazione del Cavo Levata (opera che rientra tra quelle della fascia ferroviaria) per un importo di oltre 3 milioni e 100 mila euro ed i cui lavori sono già stati aggiudicati. Sono poi previsti altri interventi cui concorreranno anche l'agenzia Aipo e il Servizio regionale difesa del suolo. Il Comune ha anche già completato l'iter per la concessione delle autorizzazioni per i lavori sul Cavo Martignana che la Regione dovrà ora realizzare. In relazione ai danni derivanti dalle piogge di questi giorni il Comune proseguirà nell'opera di censimento e di stima delle diverse situazioni. Una prima stima del danno relativa alle strutture comunali (escludendo il costo del personale impegnato in questi giorni) è nell'ordine di 50/60 mila euro. Pochissime sono invece le segnalazioni di danni, dettagliate e quantificate, pervenute da parte di privati (in prevalenza sono giunte richieste di informazioni). Il Comune, i cui uffici restano comunque a disposizione dei cittadini per raccogliere le loro segnalazioni, ultimata questa fase di ricognizione e d'intesa con la Provincia, intende definire entro breve la data di un incontro già concordato con la Regione per verificare se sussistano le condizioni per la richiesta del riconoscimento dello stato di emergenza. Dai contatti intercorsi con la Regione è comunque emerso come i provvedimenti adottati per analoghe situazioni prevedessero (a prescindere dalla disponibilità reale di fondi) la possibilità di ottenere rimborsi solo a fronte di danni "gravi e irreparabili alle prime case" e comunque con franchige nell'ordine di 2.600 euro. Mentre per le attività produttive il requisito richiesto è del blocco delle attività per almeno una giornata. Pare doveroso segnalare tali riferimenti per evitare che, pur nella determinazione del Comune a fare ogni utile verifica per ottenere i possibili finanziamenti, si ingenerino nelle persone coinvolte aspettative che poi non potranno trovare rispondenza nella realtà delle normative vigenti". "

Azioni sul documento