08/10/2004

PIU' BIOLOGICO E TRADIZIONALE ALLA MENSA SCOLASTICA

Refezione scolastica, il Comune punta a migliorare la qualità del cibo. Tra gli obiettivi: refettori meno rumorosi e ascoltare il parere di bimbi e maestre.
Più cibi provenienti da coltivazione biologica e a lotta integrata, unitamente a prodotti tipici tradizionali e a quelli del commercio equo e solidale. Maggiori investimenti per migliorare la gradevolezza dei refettori scolastici; ed infine, una linea diretta con bimbi, genitori e maestre per raccogliere pareri e suggerimenti. Sono alcuni dei punti principali in cui si articola il nuovo appalto per la refezione scolastica firmato da Comune di Modena e Cir (Cooperativa Italiana di Ristorazione) e valido, dall'anno scolastico 2004/2005, per il prossimo quadriennio. 'L'obiettivo che ci proponiamo ' afferma l'assessore all'Istruzione del Comune di Modena, Adriana Querzè ' è migliorare la qualità dei pasti che i bambini e i ragazzi modenesi consumano a scuola. Cerchiamo di farlo anche recependo una legge regionale, la L. 29/2002, che tende a promuovere il miglioramento qualitativo dell'educazione alimentare e dei servizi di ristorazione collettiva attraverso l'utilizzo di materie prime provenienti da coltivazioni biologiche'. L'appalto prevede uno stanziamento da parte dell'Amministrazione comunale di oltre 20 milioni di euro (5 milioni e 200 mila euro l'anno) e interessa circa 10 mila bimbi d'età molto diversa (è questo uno degli aspetti più complessi della fornitura): dai nidi alle scuole d'infanzia comunali, dalle elementari alle secondarie di primo grado. Da parte sua Cir s'impegna ad ottenere i pasti utilizzando materie prime di qualità e introducendo innovazioni tecnologiche nella preparazione e nella cottura dei cibi. Inoltre, attraverso due dietiste che si recheranno nelle scuole, apre un filo diretto con i propri utenti per ascoltare il parere dei bambini, degli insegnanti e degli operatori scolastici sulla gradibilità del pasto e il funzionamento del servizio. In questi quattro anni la ditta aggiudicataria dell'appalto farà investimenti per quasi un milione e 150 mila euro. La fetta più consistente (circa 600.000 euro) riguarda il Centro di produzione pasti di via Malavolti ' uno dei maggiori in Italia - dove saranno rinnovati i forni e le caldaie di cottura. Ogni giorno al Centro vengono preparati dai 7.000 agli 8.000 pasti nel rispetto di diete personalizzate e delle richieste che dalle singole scuole giungono entro la prima mattinata. A bordo di oltre venti automezzi i pasti, confezionati in contenitori isotermici, partono alla volta delle mense che devono essere raggiunte entro mezzogiorno. I restanti investimenti riguarderanno i terminali di distribuzione (locali all'interno delle scuole dove sono effettuati operazioni come la suddivisione delle porzioni o il condimento dei cibi e i refettori dove i pasti sono consumati. Vediamo in dettaglio cosa cambierà. Qualità del cibo. Aumenta la quota dei prodotti provenienti da coltivazioni biologiche e a lotta integrata, e si accresce anche la frequenza con cui ortaggi freschi saranno somministrati nelle mense scolastiche. Complessivamente la percentuale di prodotti BIO nelle scuole elementari raggiungerà il 41,6 % del totale delle materie prime utilizzate, il 54,4 % nelle scuole d'infanzia. Considerando i due ordini di scuole, i prodotti BIO e a lotta integrata raggiungono complessivamente i tre quarti di tutte le derrate alimentari usate per cucinare. Si tratta soprattutto di frutta, come mele e arance, e ortaggi freschi, oltre che di farina, orzo, farro, riso, pasta di semola, passata di pomodoro, pelati, pane, carne di vitellone, olio extravergine e aceto balsamico per condimenti che sono sempre biologici. Nel menù scolastico s'incrementa anche la presenza di prodotti tipici e tradizionali, per non perdere di vista le radici della nostra cultura gastronomica, mentre fanno la loro comparsa i prodotti del commercio equo e solidale, in particolare la cioccolata fondente, l'orzo solubile e il miele. Educare a mangiar sano. L'importanza di educare a corrette scelte alimentari in ogni ambito stimola a creare momenti di correlazione tra il pasto a scuola e quello a casa. Per qualificare i progetti d'informazione e educazione alimentare è stata stipulata una convenzione con l'Università di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Scienze Biomediche congiuntamente al Dipartimento Integrato Materno Infantile, con la Direzione scientifica delle professoresse Isabella Zini e Fiorella Balli. L'obiettivo è arrivare a definire un progetto nutrizionale e un'attività informativa-educativa rivolta ai bambini, famiglie e personale scolastico. Locandine saranno, tra l'altro, esposte in tutte le scuole con l'indicazione delle materie prime utilizzate e dei metodi di cottura. Parallelamente, è stata rafforzata la collaborazione con il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN - Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Ausl di Modena), la Provincia, la Scuola. Refettori scolastici. L'appalto prevede che Cir si faccia anche carico di completare la dotazione tecnologica dei terminali di distribuzione pasti e di avviare progetti di miglioramento ambientale dei refettori scolastici. In particolare per alcuni refettori, scelti a campione, saranno effettuati interventi d'insonorizzazione per ridurne la rumorosità e saranno concordate con l'Amministrazione comunale e con le Direzioni scolastiche modifiche strutturali e di arredi per creare ambienti accoglienti adatti al pranzo e alla socializzazione. Controlli d'igiene e sicurezza degli alimenti. Già ora nelle scuole comunali un operatore del Comune garantisce che siano applicate le normative in materia d'igiene e sicurezza degli alimenti. Da ora gli stessi compiti saranno assolti nei terminali di distribuzione delle scuole statali da un operatore della Cir. I NUMERI 2500 mq l'area del Centro di Produzione Pasti di Via Malavolti:. 130 le persone impiegate nel Centro Pasti da 7000 a 8000 il numero di pasti medi giornalieri prodotti dal Centro 24 gli automezzi impiegati per il trasporto dei pasti:. Refettori serviti: 32 scuole d'infanzia, 27 scuole primarie, 5 scuole secondarie di primo grado. Servizio ai nidi d'infanzia: 17 (di cui: 3 cucine con gestione Cir, 12 con consegna delle derrate alimentari e preparazione pasti da parte delle cuoche del Comune, 2 con consegna del pasto). 1.145.364 euro è la cifra che CIR investirà nel quadriennio di cui: quasi 600.000 per il Centro di produzione pasti, il restante per il completamento della dotazione tecnologica dei terminali di distribuzione pasti e per i refettori scelti a campione intervenendo prioritariamente sulla diminuzione del rumore.

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