17/11/2004

IL PIANO URBANO DELLA MOBILITA' IN OTTO PUNTI

La filosofia del PUM, gli strumenti progettuali, le articolazioni territoriali: dalla città si attende un contributo fondamentale di idee e valutazioni.
"Nel merito, la proposta di piano da oggi al vaglio della città, si articola in otto obiettivi ben precisi, tutti collegati e tutti riferiti alla filosofia di base del progetto che è quella di valutare i problemi del traffico e della mobilità secondo una logica metropolitana. Oggi Modena è una città da circa 180mila abitanti, ma si trova al centro di un'area che nel raggio di 25 Km. somma oltre 600mila residenti. Gli otto punti: - Intercettare alla fonte il pendolarismo tra Modena e i principali centri della provincia e dell'area metropolitana Bologna-Modena-Reggio-Parma. Prioritario, in questo senso, diventa il potenziamento del servizio ferroviario tra Modena e Bologna e tra Carpi-Modena-Sassuolo. Servono poi sistemi di trasporto in sede propria da Vignola e da Mirandola. - Realizzare un servizio di trasporto pubblico locale in area urbana ad alta efficienza, con tre linee di forza di cui due di metrotramvia ed una di filovia in sede propria e frequenza di 5 minuti, abbinato ad una limitata espansione della zona Ztl e della sosta a pagamento. Tutto questo, in una logica di ricucitura del centro storico con il parco Novi Sad e il parco delle Mura. Infine, puntare all'espansione della qualità del centro storico verso Piazza Manzoni. - Intercettare il pendolarismo automobilistico verso Modena in parcheggi scambiatori il più possibile in prossimità delle principali stazioni delle linee TPL con frequenza a 5 minuti. I punti strategici individuati sono almeno sei: mercato bestiame e porta nord; zona Torrazzi; polo universitario; parco Resistenza sud; polo Leonardo; parco Ferrari. - Potenziare e qualificare la rete di ciclabili urbane, suburbane, extraurbane con priorità al collegamento con l'ospedale di Baggiovara. Saranno aumentati, poi, i punti di parcheggio e nolo biciclette. - Spostare consistenti quote di merci su ferrovia attraverso la realizzazione del nuovo scalo merci a Cittanova, il suo collegamento con Dinazzano, e la conseguente chiusura dell'attuale struttura di Viale Monte Kosica. Via libera anche alla sperimentazione di transit point nei villaggi industriali e di nuovi servizi per il commercio del Centro storico con magazzini decentrati e fornitura "just in time". - Completare l'anello delle tangenziali rimuovendo contemporaneamente tutti i punti semaforizzati. Interventi in gran parte già in corso (Nonantolana, Via Emilia, Via Vignolese ) o già programmati. Infine, è prevista la realizzazione di un nuovo accesso alla città dalla tangenziale sud. - Interventi di decongestionamento o snellimento della viabilità di adduzione esterna alla tangenziale attraverso la "complanarina" fino a Modena Sud in alternativa alla Vignolese e in futuro con diretto collegamento alla tangenziale di Castelfranco. Dello stesso piano di intervento fanno parte le varianti alla Via Emilia Est e Via Emilia Ovest, Nonantolana zona Torrazzi (già in corso di realizzazione), San Pancrazio e rotatoria provinciale Campogalliano-Nazionale per Carpi. - Interventi di fluidificazione e messa in sicurezza del traffico in area urbana con due nuovi attraversamenti della linea ferroviara (zona palasport e tra i cavalcavia Mazzoni e Cialdini), le gronde nord e sud (in corso), l'alternativa sud a Via Panni, interventi per la riduzione della velocità e istallazione della centrale di controllo del traffico. Otto obiettivi che saranno al centro di decine di incontri, di momenti di informazione, di ascolto, di suggerimenti e contributi per un Piano atteso in Consiglio comunale, dopo l'ultimazione del percorso partecipativo, entro la fine della primavera prossima. Più breve l'attesa per il progetto "Modena Metropolitana" il cui approdo in aula è previsto entro l'anno, scadenza ultima per la formalizzazione a Roma della richiesta di finanziamento. "

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