06/07/2004

CONSIGLIO COMUNALE, IL GIORNO DELL'ESORDIO

Il neo sindaco Giorgio Pighi ha giurato e presentato gli indirizzi di governo Eletti il presidente e la vice del civico consesso, Ennio Cottafavi e Olga Vecchi
Presieduta dal consigliere anziano Stefano Bonaccini si è tenuta ieri la prima seduta del Consiglio comunale di Modena nella sua nuova composizione dopo le elezioni amministrative del 12 e 13 giugno. Dopo la convalida dei consiglieri e il giuramento del sindaco Giorgio Pighi si è proceduto all'elezione del nuovo Presidente del Consiglio comunale e del suo vice. La proposta di Ennio Cottafavi ha però incontrato le critiche di alcuni esponenti dell'opposizione: Paolo Ballestrazzi di Modena a colori ha spiegato che il suo gruppo non avrebbe partecipato al voto 'per una motivazione eminentemente politica, visto che la maggioranza ha trovato un accordo politico con Forza Italia sul nome di Cottafavi. Diciamo no a un sistema elettorale basato sul bipolarismo imperfetto'. Andrea Galli (An) ha fatto notare che anche il suo gruppo non avrebbe partecipato al voto, esprimendo 'disappunto per il percorso e il momento scelto per l'elezione di Cottafavi, sul quale ' ha detto - è in corso un procedimento giudiziario e per il quale avremmo gradito un'altra collocazione'. Anche il rappresentante della Lega Nord Mauro Manfredini ha appoggiato la scelta dei suoi colleghi di uscire dall'aula 'pur non avendo nulla contro la persona di Cottafavi' mentre Sergio Rusticali (Sdi) a nome della maggioranza ha invece tenuto a sottolineare come non ci sia stato 'nessun inciucio, ma una convergenza rispetto alla nomina di livello istituzionale. Giudichiamo negativamente ' ha detto Rusticali - la posizione espressa da alcuni esponenti della minoranza, sosteniamo la posizione di Cottafavi nel rispetto dei diritti di ogni cittadino'. Andrea Leoni (Forza Italia) ha spiegato dal canto suo che il suo gruppo ha accettato la proposta fatta dalla maggioranza di Cottafavi a fronte della sua disponibilità all'elezione di Olga Vecchi come vicepresidente. 'Noi non siamo garantisti a corrente alternata ' ha concluso Leoni ' e riteniamo che Cottafavi possa garantire il buon andamento del Consiglio comunale'. Davide Torrini (Udc) infine 'da garantista della prima ora' ha sottolineato come 'sia fuori discussione il fatto che Cottafavi possa fare il Presidente del civico consesso: si può essere di parte anche incarnando funzioni istituzionali e di garanzia delle minoranze'. Al momento del voto l'aula si è espressa all'unanimità a favore dell'elezione di Ennio Cottafavi a Presidente del civico consesso (con l'astensione del consigliere Udc Sergio Celloni e l'uscita dall'aula dei colleghi di Modena a Colori, Alleanza Nazionale e Lega Nord) e come sua vice della consigliera azzurra Olga Vecchi (in questo caso con l'astensione del consigliere Giorgio Prampolini dei Ds: fuori dall'aula sono rimasti Modena a colori, Lega e An). Dopo i ringraziamenti di Ennio Cottafavi e Olga Vecchi il neosindaco Giorgio Pighi ha infine delineato gli indirizzi generali di governo della città per i prossimi cinque anni, contenuti in una relazione intitolata 'Modena futura, voglia di sognare, capacità di realizzare'. Pighi ha esordito ricordando l'ex sindaco Rubes Triva e il suo riferimento primario della sua azione politica e amministrativa: progettare il futuro governando il presente. 'Il mio impegno ' ha spiegato - è rivolto a rinnovare l'adesione ideale e quotidiana ai valori della Resistenza, della libertà, della pace e della giustizia sociale, fondamenta della Costituzione. Rendere più sicuro il nostro futuro e quello dei giovani significa investire nel sapere e nella conoscenza, nella buona economia e nel lavoro qualificato, investire sulla qualità della vita e nei servizi sociali, nella partecipazione e nel volontariato, per una città curata, dinamica e moderna con solide radici nella sua storia'. Il Comune come casa per tutti i cittadini dunque, punto di riferimento per la comunità, che promuove partecipazione, ascolto e capacità di decidere insieme. Pighi si è poi diffuso sui vari punti del programma di legislatura ribadendo in conclusione l'alternatività della coalizione di centro-sinistra, di un'idea di città, quindi di società e di comunità. 'Per questo progetto non basta una coalizione unita di forze politiche più ampia e coesa, serve anche un'alleanza con i cittadini, con le loro organizzazioni economiche, sindacali, sociali e culturali, in nome del bene della città ' ha concluso il sindaco - come unico impegno'.

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