11/09/2004

NASTRI E OPERE DA COLLEZIONE PER NON PERDERE IL FILO

Segnalibri in mostra da martedì 14 settembre al Punto di lettura di San Damaso. L'esposizione itinerante si concluderà il prossimo giugno alla biblioteca Poletti.
"Una striscia di pelle o un nastrino di seta sino a diventare un vero oggetto artistico dalle forme bizzarre. La prima testimonianza storica risale alla fine del XVI secolo, ma probabilmente da quando esiste la parola scritta, e sicuramente dal medioevo, quando le pagine dei volumi non erano numerate, l'uomo ha escogitato strategie per non perdere il filo della lettura. Cammina così di pari passo alla storia del libro quella del segnalibro a cui l'Associazione Il Segnalibro, in collaborazione con il Servizio Biblioteche del Comune di Modena dedicano un'esposizione itinerante. "Segnalibri in mostra" è attualmente allestita al Punto di lettura di San Damaso e farà tappa negli altri cinque Punti di lettura della città sino a concludersi alla biblioteca Poletti. Se a qualcuno può parere strano dedicare una mostra a tale oggetto, visitandola cambierà idea. La storia conforta. Era 1588 quando il tipografo inglese Christopher Barker, per facilitare a Elisabetta I nella lettura di un corposo codice che riuniva Bibbia, libri di preghiere e statuti del regno, inserisce nastrini in seta in testa al volume. Un sistema poi adottato in molte opere di pregio e, ancora oggi, dalla Mondadori per la collana I Meridiani. Dalla metà dell'800 le signore della buona società iniziano a realizzare vere opere uniche, segnalibri confezionati in casa ricamando strisce di lino e seta o decorando cartoncini con fiori secchi. Offerti a parenti e amici, spesso riportavano frasi augurali per compleanni o ricorrenze. Gabriele D'Annunzio amava lasciar seccare tra le pagine dei libri più letti e cari segnalibri vegetali, come fiori e foglie. E si racconta che il Pubblico Bibliotecario Magliabecchi di Firenze adoperasse all'uso fette di salame. All'inizio del '900 il segnalibro si trasforma in prodotto di serie. Durante il periodo Liberty diventa oggetto di collezionismo e dagli anni Trenta si afferma anche come veicolo di comunicazione commerciale e sociale. Oggi le biblioteche sono tra i maggiori realizzatori di segnalibri che diventano mezzi per informare, supporto per proposte bibliografiche, promemoria, alternativa alla cattiva abitudine di fare le orecchie al libro. "Segnalibri in mostra" nasce dalle raccolte dei tre collezionisti modenesi Simonetta Cavallini, Guido Gatti e Lucia Poggi e, senza pretesa storica, propone molti degli infiniti modi di interpretare questo supporto alla lettura. La mostra si articola in 8 sezioni. 1.Immagini Sacre. Un pannello di Santini, forse gli antenati del moderno segnalibro, ritrovati nei libri di preghiere. Da segnalare alcuni pezzi di inizio '900, diverse opere realizzate a mano e alcuni di interesse locale. 2. Segnalibri Storici. Una selezione di esemplari emblematici, classici di valore storico, tra cui un bell'esempio liberty prodotto dalla Compagnia di Assicurazione di Milano, uno sagomato per la Campagna Nazionale Antitubercolare del 1938, i famosi FILA della Fabbrica Italiana Lapis e Affini e le cartoline-segnalibro. 3. Segnalibri delle Biblioteche. Un pannello è dedicato ai segnapagine realizzati dal Servizio Biblioteche del Comune di Modena e uno raccoglie quelli di diverse biblioteche italiane. Da consultare anche il raccoglitore che completa la documentazione sulla produzione modenese. 4. Segnalibri d'Artista. Da Botticelli a Leonardo, da Gauguin a Mucha una rappresentanza dei tanti omaggi a pittori e opere di tutti i tempi. La produzione è così vasta che è stato aggiunto un raccoglitore ai numerosi pannelli. 5. Per i bambini. Segnalibri pensati per i piccoli lettori che potranno riconoscere alcuni dei loro personaggi preferiti. Colorati, sagomati, divertenti, spesso sono realizzati da famosi illustratori di racconti per ragazzi. 6. Segnalibri delle Case editrici. Spesso nascono come gadget per le fiere - irresistibili per i collezionisti - o per il lancio dell'ultimo best seller. Si trovano nelle librerie, alla cassa, o direttamente a corredo del testo, tra le pagine. 7. Segnalibri stranieri. Una piccola rappresentanza estera, dall'Inghilterra alla Grecia, dall'Australia alla Russia. 8. Anche questi sono segnalibri! In argento, legno, stoffa, metallo, plastica, ecc. queste due bacheche sono dedicate ai segnapagine tridimensionali e strani. Tra gli altri, i tre segnalibri magnetici dedicati a Diabolik; è presente inoltre un raccoglitore con diversi esemplari particolari: oltre ai classici di papiro dall'Egitto, gli esemplari in cuoio da Londra, in legno dalla Cina o dalle Haway (sagomato a tavola da surf) e quelli di foglie di banano e di piume dal Costarica. "Segnalibri in mostra" toccherà tutti i Punti di lettura di Modena: sarà a San Damaso fino al 2 ottobre; dall'11 ottobre al 13 novembre si sposterà a Cognento, dal 22 novembre al 22 dicembre a Baggiovara, dal 10 gennaio al 12 febbraio 2005 a Quattroville, dal 21 febbraio al 19 marzo alla Madonnina, dal 28 marzo al 30 aprile a Modena Est. Infine si concluderà dal 2 maggio all'11 giugno alla Biblioteca Poletti. Per informazioni: Ass. Il Segnalibro tel. 059 849955, Servizio Biblioteche tel. 059 206940, www.comune.modena.it/biblioteche "

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