25/01/2005

LA MEMORIA' MANTENIAMOLA IN ALLENAMENTO

Aiuta a migliorare la vita e l'autostima; oltre a rallentare l'insorgenza di demenze.
Corsi per allenare la memoria, esercizi di gruppo ed individuali, schede di autovalutazione che guidano nell'utilizzo del 'Giardino della memoria'. Sono gli strumenti di cui si serve il progetto 'Allenamento della memoria' nato dalla collaborazione tra Comune di Modena, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Azienda Sanitaria Locale di Modena nell'ambito del Programma Salute Anziani del Piano per la Salute del Comune di Modena. 'Il Programma Salute Anziani ' afferma l'assessore alle Politiche per la Salute, Simona Arletti ' intende rispondere ai bisogni di salute degli anziani, intesi non come la semplice assenza di malattie, ma come miglioramento, per quanto possibile, del loro di benessere attraverso una serie di azioni. Gli interventi previsti dal Programma sono di diverso tipo, possono andare dall'educazione all'assistenza. In questo caso puntiamo soprattutto alla prevenzione e a promuovere stili di vita che aiutino gli anziani a rimanere il più a lungo possibile autosufficienti. Per tutto il nostro sistema di welfare è infatti importante che la popolazione anziana, sempre in aumento grazie al prolungamento della vita media, possa rimanere il più a lungo possibile in salute'. Finalità del progetto 'Allenamento della memoria' ' a cui collaborano anche i sindacati pensionati (Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uil-P, Cupla) e la Fimmg (Federazione Italiana Medici di Famiglia) - è rallentare in modo rilevante la velocità del declino fisiologico cognitivo che si ha con l'invecchiamento e ritardare l'avanzare progressivo della demenza. La demenza è una malattia degenerativa del cervello che provoca la perdita progressiva delle competenze intellettive fino a pregiudicare la possibilità di una vita autonoma; può durare da 1 a 40 anni (mediamente 8). 'Il rapido invecchiamento della popolazione ha portato ad un vistoso aumento dei casi di demenza progressiva, essendo l'età il maggiore fattore di rischio di questa malattia ' spiega Luc P. De Vreese, coordinatore del progetto - attualmente il 7% della popolazione italiana con più di 65 anni ne risulta colpita. L'Alzheimer è la forma più comune di demenza della terza età; spesso è preceduta da una fase, nota come Lieve Decadimento Cognitivo, caratterizzata da una difficoltà ad apprendere e ricordare che interessa il 20% circa degli anziani'. Invece, la stragrande maggioranza della popolazione anziana accusa una minore efficienza nel funzionamento della memoria che è conseguenza del normale processo d'invecchiamento del cervello. La velocità con cui sono elaborate le informazioni rallenta infatti con l'avanzare dell'età; ad esempio, un 65enne risulta mediamente due volte più lento di un 20enne. Inoltre, manca spesso nell'anziano un'immagine precisa dei lati forti e deboli della propria memoria. Quest'incertezza crea un circolo vizioso in cui la persona incomincia a porre troppa attenzione agli errori ed a interpretare ognuno come la prova di una memoria difettosa. I corsi intendono favorire l'allenamento della memoria attraverso alcuni utili consigli per la vita quotidiana, piccoli strumenti come penna e taccuino a portata di mano ed esercizi facili che possono essere ripetuti anche a casa. Tutto ciò aiuta ad ottimizzare le capacità sensoriali e a migliorare la memoria operativa, quella che viene in nostro soccorso quando dobbiamo ricordare volti, nomi di persona, codici e appuntamenti o dove si sono messi gli oggetti personali, e in genere ad evitare i cosiddetti 'vuoti di memoria' che rischiano di ridurre l'autostima ed intaccare l'auto-efficienza. Inoltre, l'allenamento della memoria, come altre forme di attività mentale, insieme a una regolare attività fisica e una vita sociale attiva, aiuta a rallentare l'insorgenza della demenza.

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