24/10/2006

MERCATO ORTOFRUTTICOLO, IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

Approvato all'unanimità dal Consiglio un ordine del giorno presentato da Forza Italia, Lega Nord, Modena a Colori, An e Udc ed emendato nel corso del dibattito.
Il mercato ortofrutticolo all’ingrosso sarà rilanciato attraverso un progetto pubblico, con il coinvolgimento di operatori privati, che garantisca l’equilibrio economico della rete distributiva e l’indispensabile funzione economica e sociale della piccola impresa commerciale. Sarà inoltre redatto un regolamento adeguato alla nuova struttura, che salvaguardi i legittimi interessi di dettaglianti e consumatori, come strumento per calmierare i prezzi dei prodotti ortofrutticoli. Lo ha deciso il Consiglio Comunale di Modena, approvando all’unanimità un ordine del giorno presentato Forza Italia, Lega Nord, Modena a Colori, An e Udc ed emendato nel corso del dibattito per accogliere le osservazioni dei consiglieri Artioli, Andreana e Manfredini.
“Intendiamo manifestare preoccupazione rispetto all’organizzazione e alla regolamentazione del mercato, che è in un regime di quasi monopolio, con prezzi alti e poca varietà merceologica”, ha spiegato il relatore Dante Mazzi nel presentare l’ordine del giorno: “e crediamo siano necessarie una revisione degli orari apertura al pubblico, una diversa regolamentazione della vendita ai privati, la presenza dei produttori agricoli accanto ai commercianti all’ingrosso e un presidio dell’area da parte della Polizia municipale”.
“Il Comune di Modena ha realizzato quest’anno un’indagine conoscitiva della situazione del mercato ortofrutticolo all’ingrosso, che ha evidenziato lo stato di criticità ma anche il ruolo sociale ed economico del mercato a livello cittadino”, ha spiegato l’assessore alle Politiche economiche Stefano Prampolini nel suo intervento. “Sono così emerse tre possibili ipotesi operative: la chiusura del mercato, l’apertura di una nuova struttura a valenza provinciale, oppure il trasferimento dalla sede attuale di via del Mercato a una nuova area. L’ipotesi scelta è stata quest’ultima, nella logica di garantire un equilibrio economico e di assolvere alla funzione anche sociale del mercato. Il trasferimento e i costi di gestione saranno a carico degli operatori mentre il Comune di Modena concederà l’area individuata in diritto di superficie. Solo nel caso in cui questa ipotesi diventi operativa, in accordo con gli attuali operatori del mercato, si procederà a definire il nuovo regolamento. Se gli operatori decideranno invece di rinunciare all’investimento”, ha concluso l’assessore, “ci sarà la dismissione del mercato”.
“Il mercato è un pezzo di storia della nostra città”, ha detto Giovanna Lolli dei Ds: “bisogna contemperare le esigenze di diversi portatori di interessi e consentire alle piccole e medie imprese del settore ortofrutta di essere competitive anche rispetto alla grande distribuzione. Solo in una seconda fase si potrà discutere il regolamento”. “Per poter votare questo ordine del giorno sarebbe necessario emendarlo riconoscendo la funzione sociale del mercato non solo per la piccola impresa commerciale ma anche per le fasce deboli della popolazione”, ha rilevato Enrico Artioli della Margherita. Mauro Manfredini della Lega Nord è intervenuto ricordando l’importanza delle associazioni di categoria, mentre l’assessore Prampolini ha replicato spiegando: “l’indagine conoscitiva, che non è stata ancora presentata alla Commissione consiliare perché le trattative sono tuttora in corso, evidenzia la valenza del mercato. Crediamo che la proposta fatta agli operatori vada incontro alle esigenze di diversi soggetti”.

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