Parere negativo ad un Ordine del Giorno presentato da Sergio Celloni
Il Consiglio comunale di Modena ha respinto con il voto contrario della maggioranza, l’astensione della Lega Nord e del Gruppo Indipendente e il voto favorevole dell’opposizione un Ordine del Giorno con cui Sergio Celloni (Udc) chiedeva la convocazione del Consiglio stesso per “avviare una seria riflessione e confronto sulle eventuali e necessarie modifiche statuarie della Commissione Controllo e Garanzia, in modo che sia possibile un efficace esercizio di questa commissione e nell’interesse di tutti i consiglieri”.
Nel documento Celloni sottolineava l’esigenza, in qualità di presidente della Commissione Controllo e Garanzia, di “capire maggiormente come poter esercitare pienamente gli ambiti della commissione che mi competono. Tale richiesta è fondata su una esigenza di trasparenza che va esercitata, a difesa e tutela dalla commissione da me presieduta”. Celloni, inoltre, citava gli statuti e i regolamenti di altre amministrazioni comunali tra le quali Parma, Bologna, Rimini, Ravenna, Milano, Lodi e Piacenza.
Nel corso del dibattito maggioranza e opposizione hanno concordato sull’esigenza di un confronto, dividendosi però su quale sia il luogo deputato che, secondo la maggioranza dev’essere la Commissione stessa e non, come richiesto da Celloni, il Consiglio comunale.
Nel documento Celloni sottolineava l’esigenza, in qualità di presidente della Commissione Controllo e Garanzia, di “capire maggiormente come poter esercitare pienamente gli ambiti della commissione che mi competono. Tale richiesta è fondata su una esigenza di trasparenza che va esercitata, a difesa e tutela dalla commissione da me presieduta”. Celloni, inoltre, citava gli statuti e i regolamenti di altre amministrazioni comunali tra le quali Parma, Bologna, Rimini, Ravenna, Milano, Lodi e Piacenza.
Nel corso del dibattito maggioranza e opposizione hanno concordato sull’esigenza di un confronto, dividendosi però su quale sia il luogo deputato che, secondo la maggioranza dev’essere la Commissione stessa e non, come richiesto da Celloni, il Consiglio comunale.
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