16/11/2006

"FONDO PER EMERGENZE IDRICHE: UN PRIMO PASSO AVANTI"

Orlando risponde ad un'interpellanza di Achille Caropreso (Gruppo Indipendente)
“La decisione di Ato di destinare le sanzioni comminate ai gestori dei servizi per la costituzione di un fondo da utilizzarsi per le eventuali future emergenze idriche o idrauliche, è in linea con l’opportunità di disporre di risorse che ci consentano nel futuro e meglio rispetto al passato di collegare l’eventuale mancata efficienza degli interventi previsti con le emergenze che possono puntualmente determinarsi”.
Lo ha dichiarato nel corso del Consiglio comunale l’assessore alle Politiche ambientali Giovanni Franco Orlando rispondendo ad un’interrogazione – poi trasformata in interpellanza - con cui Achille Caropreso (Gruppo Indipendente) chiedeva un giudizio all’assessore rispetto alla destinazione “dei soldi della multa comminata da Ato ad Hera”. Caropreso, citando una serie di articoli di stampa, ha dichiarato che la decisione di Ato “sembra togliere ogni speranza alle richieste di semplice contribuzioni avanzate da appena 40 cittadini modenesi le cui abitazioni furono danneggiate dalle esondazioni dell’agosto 2005. Eppure una delle precedenti notizie – che io sappia non smentita - apparsa sulla stampa locale il 15 giugno sembrava dare speranze ai cittadini modenesi in quanto si affermava che “ il Comitato consultivo utenti di Ato ha già chiesto che quella somma sia destinata al risarcimento delle famiglie danneggiate a condizione che sia provato il rapporto tra i disagi subiti e la condotta di Hera. Peraltro – ha aggiunto Caropreso - nell’interrogazione discussa l’11 settembre l’assessore aveva lasciato aperto qualche spiraglio, anche perché il sottoscritto aveva fatto notare che l’importo della multa era tale da consentire sia un contributo, sottolineo: solo un contributo, per i cittadini danneggiati che per la costituzione del noto fondo per le future ed eventuali emergenze, come richiesto da Ato”.
Orlando ha anche ricordato che per gli allagamenti del 2005 sono già stati utilizzati 26.700 euro, “cifra certamente non sufficiente per far fronte ai danni effettivamente subiti, ma comunque apprezzabile come ristoro per i disagi conseguenti agli allagamenti e finalizzata proprio a dare una prima risposta alle problematiche insorte in occasione degli eventi avutisi nell’estate-autunno 2005. Tale somma è stata infatti utilizzata per interventi di pulizia ed espurgo di tratti fognari conseguenti a fenomeni meteorici eccezionali nel territorio del Comune di Modena”. L’assessore ha inoltre ricordato che “gli eventuali interventi finanziati grazie al fondo riguarderà l’intero bacino territoriale provinciale servito dal Gestore dei servizi e non quindi solo ed esclusivamente il territorio del Comune di Modena. La piena operatività dell’Agenzia d’Ambito Territoriale e la nuova regolamentazione relativa al Sistema Idrico Integrato sono tutti elementi che, più che per il passato, consentiranno di mettere nelle condizioni tutti gli attori (Agenzia, Gestore e Comuni) di affrontare ognuno per la parte di propria responsabilità e comunque al meglio delle proprie possibilità le situazioni che possono determinarsi nel caso di eventi che possano causare danni anche rilevanti ai cittadini”. Orlando ha colto l’occasione per ribadire che “oltre al piano di interventi messo in atto nelle zone che sono state interessate dagli allagamenti dell’agosto del 2005 e nel successivo mese di ottobre e agli interventi infrastrutturali di potenziamento della capacità di deflusso delle acque del nostro sistema (alcuni già realizzati ed altri in corso d’opera), l’attenzione da parte del Gestore nello svolgimento dei propri compiti ed impegni contrattuali contribuirà a limitare situazioni di difficoltà per il futuro”. Per Orlando, infine, “su questa delicata materia, e nelle more di una messa in sicurezza definitiva del nostro territorio – obiettivo prioritario e da perseguire nei tempi i più stretti possibili - ritengo la predisposizione di un fondo che più che per interventi sparsi possa destinare comunque delle risorse per rispondere alle emergenze e alle calamità, sia un primo ma significativo passo avanti”.
In fase di dibattito Enrico Artioli (Margherita) ha dichiarato che “la normativa regionale di fatto può vedere un corpus legislativo che consente una certa certezza dei risarcimenti a cui i cittadini possono avere diritto. Questo per una questione di certezza del diritto. Rimane insomma poco chiaro – e su questo stiamo lavorando in Regione e in Circoscrizione – riuscire a contemplare anche i casi locali oltre a quelli regionali, avere adeguate risorse e rivedere le norme perchè effettivamente tendono ad essere restrittive. Preferirei quindi un approccio legislativo certo. L’invito è di procedere a una revisione a livello regionale per la legislazione e recepire a livello locale i casi per poter avere una risposta”.
Per Mauro Manfredini (Lega Nord) “nelle esondazioni ha responsabilità anche la Regione poiché cui dovrebbe tenere puliti i canali, ma se sono in gran parte ostruiti da sterpaglie impediscono il flusso delle acque. Io feci già allora un’interrogazione per fare pagare i danni alla regione, che ha un concorso di responsabilità, ma ad oggi la Regione non ha dato risposte”. Sergio Celloni (Udc) ha invece sottolineato di aver parlato già diverse volte “di eventuale tombamento dei canali, molti privati lo farebbero di propria iniziativa e gioverebbe alla situazione. Quando ho fatto presente ufficialmente la situazione mi si disse che non si può fare perché i canali servono a dividere il territorio. Ma se nel 2006 dobbiamo dividere il territorio con dei canali, non so quale sia la geometria che serve a questo scopo vista la situazione, non capisco”.
In fase di replica Achille Caropreso (Indipendente) ha detto di rendersi conto che “l’interrogazione è complicata, perché è un ingarbugliasi di norme e di fatti di non semplice soluzione. Però Ato prima afferma che le somme devono avere una certa destinazione e poi, senza smentita, all’improvviso dice che la destinazione delle somme sarà un’altra. Del tema, anche se sotto un aspetto diverso, se ne stanno occupando Artioli e Manfredini in Regione. Non mi pare giusto perciò considerarmi insoddisfatto, lo sono parzialmente e poi vedremo gli sviluppi”.
L’assessore Orlando è nuovamente intervenuto per sottolineare che “il tema centrale è mettere in sicurezza il territorio. Gli strumenti danno buoni risultati. Ben venga una mozione sui temi normativi, però il tema normativo c’è e va affrontato lì dove l’ente legifera e quindi una mozione del consiglio aiuterebbe. Quanto alla pulizia dei canali citata da Manfredini – ha aggiunto - è evidente che è il primo punto che ci aiuta. Noi continuiamo a fare nel reticolo un’attività di prevenzione e pulizia utilizzando nostre risorse. Sui tombamento, invece, starei attento perchè la risposta dei nostri tecnici va in direzione opposta, cioè che l’ingolfamento e la restrizione della grandezza della portata dei canali ci porta a determinare situazioni di difficoltà. La cementificazione porta insomma problemi di altra natura. Tombare, perciò, non è la risposta all’emergenza idrica”.
Mauro Manfredini (Lega Nord) ha quindi concluso ribadendo di prendere atto “della volontà del Comune di mettere in sicurezza le inadempienze della Regione, ma non mi accontento. Se è colpa della Regione, deve provvedere al rimborso ai cittadini”.

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